De Laurentiis: «Sarri? Il produttore conta più del regista»
Aurelio De Laurentiis è al centro sportivo di Castel Volturno, praticamente la casa di Sarri da tre anni. Ma l’allenatore fa in modo di non esserci. Posticipa l’allenamento pomeridiano di un’ora e arriva quando il suo presidente è già andato via. Mettiamola pure sugli orari inconciliabili, in realtà i due si sono accuratamente evitati. De Laurentiis su questo non vuole polemiche e taglia corto: «Ci vedremo la settimana prossima, sono fiducioso. Ho investito su di lui e mi auguro che resti, insieme possiamo migliorare i risultati».
Ecco, insieme. Il presidente lo sottolinea e, a dispetto di equivoci, puntualizza che «la società è la struttura portante, i successi del Napoli sono sotto gli occhi di tutti già da prima che arrivasse Sarri. Con Mazzarri siamo arrivati secondi e con un tetto ingaggi inferiore di un terzo rispetto ad oggi». La metafora cinematografica cui si affida è ancor più chiara: «I produttori sono importanti più dei registi, che incappano nei flop quando decidono di fare di testa loro».
Per ora è un confronto a distanza, al quale l’allenatore probabilmente neanche replicherà. La sua idea è quella di concludere qui il suo ciclo napoletano, ma la clausola di 8 milioni potrebbe essere un problema. De Laurentiis gli fa anche arrivare la prossima linea sul mercato: «I risultati potranno migliorare ma non passeranno dall’acquisto di top player. A Napoli abbiamo avuto il merito negli anni di far diventare campioni giocatori che altrove non erano neanche titolari. Sarri dov’era, in Africa?, mentre il nostro progetto andava avanti?». Senza peli sulla lingua, il presidente. Non ha dubbi sulle prossime mosse, ma aspetta che sia l’allenatore a decidere. Per ora gli chiede soltanto di vincere le prossime due partite, il motivo è altrettanto chiaro: «Bisogna mantenere i 6 punti dalla Juve, prima di fare una valutazione oggettiva sulla stagione e attribuire a qualcuno la responsabilità per gli 8 punti che ci hanno rubato. A quel punto sì, che gli arbitri e la Var ci avrebbero negato lo scudetto». De Laurentiis si avvia in stazione, il suo treno parte per Roma proprio mentre Sarri rientra a casa. Il faccia a faccia, inevitabile, la settimana prossima. E probabilmente anche l’addio.