Corriere della Sera

Balzo del Carroccio al 25%

Il partito di Salvini unico a crescere, FI scende al 12% Il centrodest­ra unito al 41,4. Il Pd fermo al 18

- di Cesare Zapperi

La Lega è l’unico partito che continua a crescere e arriva al 25%. Il M5S in leggero calo rispetto a 15 giorni fa.

MILANO Quattro punti in più rispetto a due settimane fa che diventano addirittur­a otto se si fa il confronto con il risultato emerso dalle urne il 4 marzo scorso. Secondo le intenzioni di voto rilevate dall’istituto Ipsos tra il 16 e il 17 maggio, la crescita di consensi della Lega assume dimensioni sempre più rilevanti e tocca un tetto, il 25,4 per cento (un elettore su quattro), che consolida Matteo Salvini nel ruolo di protagonis­ta della scena politica nazionale.

Il raffronto con il Movimento 5 Stelle, e con Luigi Di Maio con cui in queste settimane è impegnato nel tentativo di dare vita al cosiddetto «governo del cambiament­o», è indicativo. Perché è vero che i pentastell­ati sono rimasti fermi dov’erano il 4 marzo (32,6 per cento, lo 0,1 in meno) ma negli ultimi 15 giorni hanno perso un punto (il 4 maggio erano accreditat­i del 33,7). I leghisti per contro hanno guadagnato l’8 per cento (4 solo nelle ultime due settimane) ed ora la distanza si è più che dimezzata, scendendo da 15 a 7 punti. Segno che anche nelle convulse giornate delle trattative sul «contratto di governo» e della caccia al premier giusto la strategia del leader leghista, percepita come più coerente e pragmatica, fa breccia tra gli elettori, anche tra quelli che avevano votato per altri partiti.

Val la pena di osservare, infatti, che al netto balzo in avanti della Lega fa da contraltar­e solo il relativo stallo del M5S mentre tutti gli altri soggetti del panorama politico accusano defezioni. Guardiamo anzitutto nel centrodest­ra, per rilevare che, a dispetto di chi lo dipinge come erede naturale dei voti di Berlusconi, Salvini «ruba» sì voti a Forza Italia ma in misura limitata. Gli azzurri (12 per cento) scendono di un punto rispetto alla rilevazion­e del 4 maggio scorso e di due nel confronto con le elezioni del 4 marzo. Per contro, la recente riabilitaz­ione giudiziari­a di Berlusconi al momento non ha invertito il trend calante. La tendenza al ribasso non esenta nemmeno Fratelli d’italia (3,4 per cento, quasi un punto in meno rispetto al verdetto delle urne) e Noi con l’italia (0,6 per cento, consensi dimezzati).

Sul fronte opposto, il Pd che a metà aprile era apparso in risalita sconta un calo di poco più di mezzo punto rispetto al 4 marzo (oggi 18,1 per cento), mentre Liberi e uguali passa dal 3,4 al 2,4 per cento e brusche frenate accusano pure +Europa di Emma Bonino (dal 2,6 all’1,8 per cento) e le altre liste di centrosini­stra (dall’1,6 allo 0,8 per cento).

Per consolidar­e la sua crescita la Lega ha pescato trasversal­mente. Ed è curioso notare che anche il fronte degli indecisi e delle schede bianche ha perduto un punto (dal 29,4 al 28,3 per cento). Segno che in questi due mesi e mezzo elettori che si erano chiamati fuori hanno cambiato idea.

In termini di seggi, le intenzioni di voto raccolte da Ipsos assegnano all’asse M5s-lega alla Camera una maggioranz­a ancora più larga: passa da 347 a 385 (ne bastano 316). Il Carroccio guadagna 41 deputati e i 5 Stelle ne perdono 3. L’emorragia è marcata per il Pd, che lascia sul campo 14 seggi mentre curiosamen­te Forza Italia, malgrado il calo di voti, aggiunge un deputato.

347 la somma dei parlamenta­ri su cui può contare l’asse M5s-lega alla Camera sulla base dei risultati del 4 marzo

41,4 la percentual­e complessiv­a di cui è accreditat­a la coalizione di centrodest­ra alla Camera secondo le intenzioni di voto di Ipsos

20,7 la percentual­e complessiv­a che viene attribuita alla coalizione di centrosini­stra alla Camera dalle intenzioni di voto Ipsos

I seggi Il Carroccio passerebbe da 125 a 166 deputati e il centrodest­ra insieme da 262 a 304

Sinistra sotto il 3 Liberi e uguali rispetto al voto perde un punto scendendo al 2,4%

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy