Corriere della Sera

Fognini ci prova con Nadal, mezzogiorn­o di fuoco al Foro

Tennis: l’azzurro ai quarti, oggi la sfida con lo spagnolo: «Lui è il favorito, ma l’ho già battuto»

- Sergio Torrisi

ROMA «Rafa è il favorito del torneo, però sono riuscito a mandarlo a casa scontento già più d’una volta». Parole da tradurre poi in punti sul campo, ma sul fatto che Fabio Fognini sia carico al punto giusto non ci sono proprio dubbi. A partire da mezzogiorn­o (diretta tv Sky), sul Centrale del Foro Italico, il ligure sogna di fare il quarto sgambetto in carriera al dieci volte campione del Roland Garros, quel Nadal arrivato a Roma per riprenders­i un titolo su cui non riesce a mettere le mani da ben quattro anni.

Per battere il maiorchino e centrare la semifinale agli Internazio­nali Bnl d’italia, Fognini è obbligato a giocare la partita perfetta. Continuand­o a variare il ritmo per non permettere a Nadal di restare tranquillo in una zona di conforto da cui non sono riusciti a farlo uscire Dzumhur e Shapovalov, a cui ha concesso solo sei game complessiv­i. «Mi preparerò come al solito, pronto a confrontar­mi con un giocatore di grande talento. Sarà sicurament­e una sfida ad alta intensità», ha sottolinea­to il fuoriclass­e di Manacor.

Fabio sta bene e non vuole sentire parlare della tensione che lo ha attanaglia­to per buona parte del match vinto ieri contro il tedesco Gojowczyk. «Ero più teso rispetto all’incontro con Thiem, ma adesso l’unica cosa Prima volta Fabio Fognini, per la prima volta ai quarti a Roma (Lapresse) che conta sono i quarti raggiunti per la prima volta a Roma». Risultato che gli permette di presentars­i con la giusta testa alla sfida con il più grande di sempre sulla terra rossa, un Nadal comunque cosciente del fatto che Fognini, se in giornata sì, possiede colpi e accelerazi­oni improvvise capaci di creargli più di un problema.

Trionfator­e dopo una fantastica rimonta agli Us Open 2015, Fognini nello stesso anno riuscì a sorprender­e il 31enne spagnolo anche sulla terra di Barcellona e Rio de Janeiro. Successi ricordati dall’azzurro nella conferenza stampa della vigilia, che Rafa non fu certo in grado di metabolizz­are con facilità. Il sale di una rivalità destinata ad arricchirs­i oggi del 14° capitolo, stavolta sotto il sole romano.

Intanto, il campione in carica Alexander Zverev soffre ma vince contro Edmund e oggi sfiderà Goffin. Avanza anche Djokovic. Tra le donne hanno rispettato i pronostici Sharapova, Svitolina e Kerber. Va avanti senza giocare Halep, mentre saluta il Foro Italico Venus Williams. e la Reyer School Cup, una sorta di torneo Ncaa del territorio metropolit­ano che coinvolge circa 3 mila ragazzi. Questo è il contorno del fenomeno Umana-reyer, un aspetto imprescind­ibile se si vuole capire un messaggio che non è solo sportivo («Il nostro modello è pensato anche per il dopo-basket») e che si riconduce al sano principio secondo cui «non importa solo il successo, mentre invece è decisivo saper ripartire dalle sconfitte».

Intanto Venezia è ripartita da un trionfo — la prima coppa europea — che ha fatto lievitare le quotazioni per uno scudetto bis. Inoltre, è già stato sconfitto un pericoloso e silenzioso avversario: il rischio di andare indietro, una volta raggiunta la vetta. «Temevamo il ridimensio­namento? Il pericolo c’era, non per appagament­o

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