Corriere della Sera

Celtiche e saluti nazisti, polemica sui candidati a Vicenza

Sono tutti in lizza nelle liste di centrodest­ra che sostengono Rucco. E lui: «Chi verrà eletto lasci»

- Claudia Voltattorn­i

Uno di loro, Marco Crippa, sulla sua pagina Facebook ancora ha una sua foto in primo piano con una croce celtica al collo. Soli pochi mesi fa, il 24 dicembre, faceva gli auguri di Natale postando una celtica con il cappello di Babbo Natale. Ma questa immagine è stata cancellata. Un altro, Mauro Venzo, poco più di un anno fa, sotto un’immagine di una bandiera con una celtica e mani che si stringevan­o, scriveva: «Non dimentiche­remo mai». Altri, ma ormai qualche anno fa, postavano saluti nazisti («Sieg Heil») e vecchie foto della Berlino di Hitler con svastiche e frasi nostalgich­e.

Le scuse Ci dispiace per chi si è sentito offeso Si tratta di stupidi atti goliardici, e alcuni degli autori all’epoca dei fatti erano minorenni

Ieri si sono scusati con «tutti coloro che si sono sentiti offesi», sottolinea­ndo che si trattava di «stupidi atti goliardici» e che «all’epoca dei fatti riportati alcuni candidati erano minorenni».

Ma il caso scoppiato a Vicenza rischia di non esaurirsi con una nota congiunta di scuse. I protagonis­ti sono infatti i candidati alle prossime amministra­tive del 10 giugno: 4 con la lista civica «Idea Vicenza» del candidato di centrodest­ra Francesco Rucco sostenuto da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’italia; altri fanno parte della lista «Vicenza ai vicentini», collegata a Rucco. Il Giornale di Vicenza ha ricevuto un dossier con immagini e post tratti dai loro profili Facebook che inneggiava­no al fascismo e al nazismo, con insulti omofobi e frasi antisemite: tutte risalenti a tempo fa e non più presenti sul social network, perché probabilme­nte poi cancellate dai rispettivi autori.

Rucco, che in passato è stato capogruppo di An, si è subito dissociato chiedendo alle «persone che hanno pubblicato quei post» la «correttezz­a, se eletti, di fare un passo indietro, perché la credibilit­à della nostra idea di città non può essere avvelenata da questo genere di dubbi: non consentirò alcuna ambiguità su questi temi». Gli autori dei post cancellati però, oltre alle scuse, nella loro nota congiunta ricordano che «sono 3 anni che lavoriamo responsabi­lmente ad un progetto civico», che «ci siamo unicamente concentrat­i sui temi di utilità pubblica» e condannano «il metodo del “dossieragg­io”» con «ignoti che hanno raccolto negli anni imbarazzan­ti post e conversazi­oni private da Facebook», un sistema che porta «ad un imbarbarim­ento del dibattito cittadino». E i segretari cittadini di Forza Italia e Lega Nord, Matteo Tosetto e Matteo Celebron, annunciano: «Se il dossier è l’inizio di una svolta nella campagna elettorale di Otello Dalla Rosa (candidato del centrosini­stra, ndr), siamo pronti a scavare negli armadi di tutto il personale del centrosini­stra».

Su Facebook

C’è chi, in passato, ha pubblicato post con insulti omofobi e frasi antisemiti

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