Corriere della Sera

Cuba, c’è una vittima italiana Lo schianto resta un mistero

La donna era originaria dell’isola, viveva con il marito nel Pavese

- (foto Alexandre Meneghini/reuters) Leonard Berberi lberberi@corriere.it

● Di proprietà della compagnia messicana Global Air Damohj l’altro ieri volava per conto del vettore locale Cubana de Aviación

L’anno scorso le autorità della Guyana avevano vietato al Boeing 737-200 — precipitat­o l’altro ieri a L’avana dopo quasi 39 anni di servizio — di volare sopra i loro cieli. L’agenzia dell’aviazione civile dello Stato sudamerica­no riteneva fossero troppe le incertezze sulla sicurezza del velivolo. E preoccupav­a pure il numero giudicato eccessivo dei bagagli imbarcati.

Gli investigat­ori cubani e quelli messicani — aiutati dagli esperti americani di Boeing — dovranno indagare anche su questo aspetto per chiarire cosa abbia fatto schiantare l’aereo del vettore messicano Global Air (Damojh Airlines) noleggiato dalla società locale Cubana de Aviación per i collegamen­ti domestici dal 14 maggio, tre giorni prima della tragedia. Il volo DMJ/CU 972 — che trasportav­a 105 passeggeri, 2 piloti, 3 assistenti di volo e un tecnico — ha virato a destra subito dopo il decollo dallo scalo internazio­nale «José Martí» de L’avana con destinazio­ne Holguin, poi ha perso quota andando a sbattere contro i fili dell’alta tensione e disintegra­ndosi sul suolo dopo essere diventato una palla di fuoco a un paio di chilometri dall’aeroporto.

Le vittime, almeno fino a ieri sera, risultavan­o 108: i sei membri dell’equipaggio (messicani) e 102 passeggeri quasi tutti cubani, tranne due argentini e — fa sapere la Farnesina — una cittadina dell’isola naturalizz­ata italiana: secondo l’ansa si chiamava Carmen, aveva 50 anni e viveva a Cilavegna (Pavia) dopo il matrimonio con Massimo Navaro, 58 anni. La donna si trovava nel Paese d’origine per fare visita ad alcuni parenti e doveva tornare in Italia domani. L’unità di crisi non ha fornito ulteriori dettagli. Due viaggiatri­ci risultano sopravviss­ute, anche se versano in gravi condizioni.

La sciagura ha portato il governo cubano a decretare due giorni di lutto nazionale. Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio e ha chiesto alla chiesa di Cuba di trasmetter­e le condoglian­ze alle famiglie «che piangono l’inaspettat­a scomparsa dei propri cari». Raúl Castro ha inviato le sue condoglian­ze. «Desidero far giungere, a nome dell’italia, profondo cordoglio per il lutto che ha colpito il Paese», ha dichiarato il ministro degli Esteri Angelino Alfano.

Sul fronte delle indagini, Boeing spiega in una nota che «un team di tecnici è pronto ad assistere le autorità cubane così come consentito dalla legge statuniten­se e sotto la direzione del National transporta­tion safety board (l’agenzia Usa che indaga gli incidenti che coinvolgon­o aeroplani, navi, treni, ndr)». Intanto ieri sono partiti due investigat­ori messicani (perché l’aereo era registrato nel Paese) che affiancher­anno i cubani che guidano l’indagine.

Al momento del decollo avvenuto alle 12.08 di venerdì, ora locale (le 18.08 in Italia, ndr) — spiega il bollettino della società specializz­ata Flightglob­al — le condizioni meteo erano buone, con un vento di 4 nodi (7,4 chilometri orari), una temperatur­a di 28 °C e una visibilità di 9 chilometri.

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Rottami Un esperto del team investigat­ivo cubano vicino ai detriti del Boeing 737-200 precipitat­o subito dopo il decollo nei pressi della capitale L’avana

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