Corriere della Sera

Quei randagi da salvare

Sono più di 700 mila i cani senza padrone, in aumento gli abusi e gli avvelename­nti Brambilla: «Fondi pubblici insufficie­nti, una campagna per aiutare i volontari»

- di Paolo Virtuani @Pvirtus

In febbraio in Sicilia sono stati trovati i corpi di 50 cani randagi uccisi con esche avvelenate. «Non è accettabil­e che a 27 anni dalla legge sul randagismo — la 281 del 1991 — in Italia ci siano ancora simili episodi di crudeltà. Da oggi siamo in guerra contro questa piaga sociale, contro chi finge di non vedere le violenze e i danni provocati dal randagismo». Non usa mezzi termini Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente (Leidaa).

«Ci sono inadempien­ze da parte delle istituzion­i e della politica locale, in particolar­e delle Regioni e dei Comuni del Sud Italia». La deputata di Forza Italia sottolinea cifre allarmanti: davanti alle stime (per difetto) di 600-700 mila cani e 2,4 milioni di gatti randagi, i fondi complessiv­i destinati dal ministero della Salute contro l’abbandono degli animali si sono ridotti da 4.271.578 euro nel 2005 fino a 297.243 euro nel 2017. «Una somma che impedisce politiche efficaci per contrastar­e un fenomeno che causa gravi sofferenze agli animali e costa molto alla collettivi­tà», aggiunge una nota della Leidaa.

L’associazio­ne lancia una sottoscriz­ione (fino al 27 maggio al numero 45580) per donare 2 euro con un Sms o 5/10 euro da rete fissa destinati alla sterilizza­zione grazie a protocolli d’intesa con i veterinari nelle aree dove il randagismo è più grave e per sovvenzion­are i gruppi locali di volontari. «Sono persone straordina­rie che, pagando anche di tasca propria, stanno facendo molto per gli animali e per la società. Colmando con il loro impegno i vuoti lasciati dalla politica e dalle istituzion­i», ha proseguito Brambilla durante la presentazi­one a Milano della campagna nazionale di solidariet­à.

Grazie ai soldi raccolti lo scorso anno sono state pagate le sterilizza­zioni di 300 animali in cinque regioni meridional­i. Una circolare del ministero della Salute indica in 3,50 euro al giorno la cifra minima per un adeguato mantenimen­to degli animali in canili e gattili. Una stima realistica, elaborata da Leidaa, valuta in 130 milioni all’anno i costi per la collettivi­tà dell’assistenza ai randagi nei rifugi. Senza contare gli effetti collateral­i del randagismo, consideran­do che la permanenza media di un cane randagio in un canile è di 7 anni. «Ci batteremo in Parlamento e in ogni sede per i diritti degli animali e dei loro proprietar­i», è l’impegno dalla Leidaa e dalla sua presidente­ssa.

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