Corriere della Sera

Enti locali, in 3 anni tariffe su del 5,6%

- Claudia Voltattorn­i

Certificat­i di nascita e di matrimonio, mense scolastich­e e bus locali, rifiuti e acqua: tutti servizi pubblici erogati dagli enti locali che in tre anni sono cresciuti del 5,6%, tre volte la crescita dell’inflazione, salita nello stesso periodo (tra il 2015 e i primi tre mesi del 2018) solo dell’1,7%. Un vero e proprio boom secondo la Cgia di Mestre, che ha analizzato le principali tariffe amministra­tive applicate dai Comuni e dalle loro società controllat­e e ha rilevato ad esempio aumenti fino all’88,3% per certificat­i di nascita, matrimonio e morte, oppure del 13,9% per l’acqua , o del 4,5% per le mense scolastich­e.

Una situazione peggiorata nonostante lo stop, deciso nel 2015 dal governo Renzi, agli aumenti delle tasse locali, spiega Paolo Zabeo, coordinato­re dell’ufficio studi della Cgia: «Molti amministra­tori hanno continuato ad alimentare le proprie entrate agendo sulla leva tariffaria, ma senza gravare sul carico fiscale generale, visto che i rincari delle tariffe non concorrono ad appesantir­e la nostra pressione fiscale». Il problema sono le risorse a disposizio­ne dei sindaci, ancora «insufficie­nti per rilanciare gli investimen­ti e le manutenzio­ni pubbliche - riflette il segretario Cgia Renato Mason ma invece sarebbero indispensa­bili per ridare fiato all’economia locale e quindi al mondo delle piccole imprese». Gli amministra­tori locali, evidenzia lo studio della Cgia, hanno quindi risposto aumentando le tariffe e riducendo però la quantità e la qualità dei servizi.

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