Le obbligazioni Ue garantite da titoli di Stato: «Ma non sono eurobond»
Per diversificare i portafogli delle banche dell’eurozona, che oggi acquistano quasi solo titoli di Stato dei propri Paesi, la Commissione Ue ha messo a punto le regole che daranno vita ad una nuova classe di titoli garantiti da bond statali, ovvero i «Sovereign bond backed securities» o Sbbs. La proposta che Bruxelles presenterà giovedì 24 maggio nasce da quell’idea di bond sovrani contenuta nella riforma della governance che la Ue pubblicò un anno fa. «Ma in nessun modo si tratta di eurobond» ha ribadito nei giorni scorsi il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis (foto): gli Sbbs, oltre ad essere un prodotto esclusivamente privato, non mettono in comune alcuna forma di rischio né, tantomeno, di perdite. Fonti comunitarie interpellate dall’agenzia Ansa hanno parlato di «un ulteriore passo verso un mercato più integrato», A creare questi bond sarà una nuova entità, privata, che acquisterà titoli dei Paesi della zona euro e li assemblerà, per poi venderli ai grandi investitori come «safe assets» in due diverse tranche. Le cartolarizzazioni di titoli saranno composte in base al peso degli Stati nel capitale della Bce, ovvero in base a quanto versano. La quota più grande sarà quindi, ad esempio, quella del bund tedesco. L’obiettivo è alleggerire il rapporto banche-debito sovrano e con esso il rischio creato dalla quantità di bond in portafoglio agli istituti di credito.