Storia, teatro, musica, natura. Tutto è «altro»
Dal 2 al 10 giugno il festival Passepartout riflette sul confronto con il diverso. Il 23 maggio l’anteprima con Arturo Brachetti
Guardare a ieri come in uno specchio in cui rimirare l’oggi. 19382018 è infatti il confronto che quest’anno il festival astigiano Passepartout mette al centro del consueto parallelismo tra l’anno in corso e uno della storia.
Organizzata dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia, la rassegna alla sua 15ª edizione — in programma ad Asti dal 2 al 10 giugno — quest’anno è dedicata al confronto con «L’altro».
Il 1938 è l’anno della Notte dei cristalli e della promulgazione delle leggi razziali in Italia; e da qui parte la riflessione sull’altro, non solo l’ebreo, ma anche il malato, lo «sbagliato» (che oggi si chiama migrante, straniero, omosessuale). Bersaglio di nuovi razzismi, il «diverso» cambia nome, ma non l’odio che lo perseguita. Ma c’è anche un «altro» linguistico e l’iconografia dell’«altro», strumento pericoloso e potente, o l’«altro» in natura (chi salvaguarda il pianeta contro chi lo inquina).
Anticipa il festival, mercoledì 23 maggio, una serata al Teatro Alfieri di Asti (ore 21) dal titolo Io è un altro, con il trasformista Arturo Brachetti, in dialogo con il giornalista Osvaldo Guerrieri, che si racconterà sul tema dell’«altro» teatrale.
Storici, giornalisti e scrittori si incontreranno a Passepartout per discutere di quello che potrebbe essere il nostro futuro. Tra gli incontri di giugno — introdotti da Roberta Bellesini Faletti — anche Oliviero Toscani sul Provocare è negativo? (sabato 2, ore 21); il presidente di «Libera» don Luigi Ciotti (Gli altri attorno a noi, gli altri dentro di noi, venerdì 8 alle 21) e la senatrice Liliana Segre con Maurizio Molinari per dialogare Contro l’indifferenza (sabato 9, ore 18). Ma anche il presidente dell’accademia della Crusca Claudio Marazzini; lo storico Marco Revelli, gli scrittori Elena Loewenthal e Paolo Giordano e il fotoreporter Uliano Lucas. Tra le novità di quest’anno, i cortometraggi realizzati dai ragazzi dalle scuole con i loro Sguardi sull’altro.