Luc Besson, un’attrice lo accusa di stupro
Un’attrice di 27 anni accusa il regista francese Luc Besson, 59, di stupro. La giovane avrebbe presentato denuncia alla polizia venerdì scorso, il giorno dopo essere stata, a suo dire, drogata e violentata dal regista di Nikita. Che avrebbe abusato di lei («palpeggiamenti e penetrazione») dopo averla drogata con un tè preso assieme all’hotel Le Bristol di Parigi, dove si erano trovati per parlare di lavoro. Tramite il suo legale, Besson, che non ha negato di conoscere l’attrice, ha respinto le accuse definendole «fantasiose». dialogo è tra due mendicanti che invece del solito “soldino” chiedono alle signore un altro tipo di elemosina...».
E non mancano frecciate ai colleghi celebri. Sull’attila di Verdi, che pure era tra gli ospiti delle sue serate con Doré e Dumas padre, Gounod, Saint-saëns, Liszt, scrive un Ritornello per indurre al silenzio degli ospiti rumorosi e mette in nota: «Senza il permesso di Verdi».
Nemico della nuova musica, troppo enfatica per i suoi gusti, durante la visita di Wagner seguita ad alzarsi. E a lui, innervosito da quel via vai, spiega: «Perdoni ma ho sul fuoco una lombata di capriolo. Dev’essere innaffiata di continuo».
Ma ci sono anche peccati romantici, la tenerissima Une caresse à ma femme per Olympe Pelissier, seconda e adorata moglie. E c’è l’ironico Mi lagnerò tacendo, scritto per il suo stesso funerale. «Rossini è malato, sa che non gli resta molto da vivere. Il suo ultimo Peccato è una messa, la Petite Messe Solennelle. «Buon Dio, scrive a conclusione dell’agnus Dei, eccola terminata questa povera piccola Messa. È musica benedetta o solo della benedetta musica? Del resto lo sai bene, ero nato per l’opera buffa!».
L’integrale
Dopo sette anni di ricerche, completata la prima registrazione integrale delle opere