Tutti contro Marquez, Dovi prepara il piano anti-fuga
Zarco in pole nel Gp di casa a Le Mans studia per la vittoria, il ducatista è quinto ma ottimista
LE MANS Fermare Marquez, già orientato a una fuga per il titolo dopo appena 4 gare, è un’urgenza per tutti i suoi avversari e Le Mans potrebbe essere una buona occasione. Non che qui Marc vada piano, infatti in qualifica si è piazzato secondo, però c’è tanta altra gente che va forte e che sembra promettere importanti colpi di mano. Su tutti, Zarco e Dovizioso. Il francese ha conquistato ieri la seconda pole dell’anno, la quarta in carriera, per la nona prima fila consecutiva: un’abilità ormai conclamata sul giro secco che non si è mai ripetuta alla lunga in gara. Che sia la volta buona? Sostenuto da un popolo eccitatissimo, che ha ritrovato un idolo su cui riconvertire l’amore affittato in passato per Valentino (per la prima volta l’hospitality di Rossi non è la più assediata qui), il pilota esistenzialista avanza la candidatura al primo successo in carriera. Possibile, ma comunque complicato, perché con lui nel borsino valori, o forse pure più in alto, c’è Dovizioso.
In una griglia dove, a causa dell’asfalto nuovo, i primi nove sono andati tutti sotto il record precedente, il ducatista è solo quinto «perché purtroppo ho avuto il braccino nella prima parte del giro». Ma la sostanza c’è: «Il feeling è molto buono» dice Andrea, e Marquez lo incorona come favorito: «È quello messo meglio». Dovi precisa: «Diciamo uno dei favoriti». Il senso della sua missione è comunque chiaro: inventarsi una magia per tamponare l’emorragia di punti esplosa suo malgrado a Jerez (oggi è a- 24 da Marquez) e avvicinare MM in vista del Mugello e delle altre piste favorevoli che verranno.
Ma poi non finisce con questi tre. Scalpita Petrucci, terzo e a caccia di un posto nella Ducati ufficiale se Lorenzo dovesse andarsene. È caldo Iannone, quarto. Promette di vibrare, almeno all’inizio, Lorenzo, sesto. E sono una variabile interessante le Yamaha di Viñales e Rossi, che hanno dato segni di ripresa ma restano indecifrabili. Partire dalla terza fila (Maverick 8°, Vale 9°) non è un grande affare, ma la preoccupazione sta altrove: «Quando c’è bisogno di tirare fuori quel quid in più, gli altri riescono a mettercelo e noi no», ammette Valentino. Lui di punti da recuperare ne ha 30, ed è quello con più urgenza di tutti. Da qualche parte lungo la strada del Bugatti il quid andrà trovato. O il suo campionato rischia di finire senza essere mai cominciato.