Corriere della Sera

La salute della bocca dipende anche da quello che mangiamo

- Carla Favaro Nutrizioni­sta

Forse vi stupireste se il vostro odontoiatr­a vi parlasse dell’importanza di una sana alimentazi­one, eppure, a suggerirlo, è un recente documento di consenso (sul Journal of Clinical Periodonto­logy) elaborato da un team di esperti a partire da una revisione degli studi che si sono occupati del rapporto fra stile di vita, carie e malattia parodontal­e. Sebbene in termini di salute orale una corretta igiene rimanga fondamenta­le, anche la dieta è importante perché deve assicurare la presenza dei componenti che hanno un ruolo protettivo e ridurre quelli che possono invece avere un impatto negativo.

Ma quali sono? «Per quanto riguarda la carie — risponde Maria Grazia Cagetti , ricercator­e al Dipartimen­to di Scienze biomediche, chirurgich­e e odontoiatr­iche, all’università Statale di Milano e coautrice del documento citato — è certo il ruolo degli zuccheri (saccarosio, glucosio, maltosio, lattosio e fruttosio), la cui fermentazi­one da parte dei batteri cariogeni porta alla formazione di metaboliti acidi che attaccano lo smalto causando una perdita di sali minerali che, se ripetuta nella giornata, porta alla carie. Più ancora della quantità di zuccheri, contano la frequenza di consumo e le caratteris­tiche dell’alimento, specie adesività e consistenz­a. È chiaro che il potenziale cariogeno di una caramella, che aderisce a lungo alla superficie dei denti,

sarà diverso da quello di una mela che, grazie anche alla masticazio­ne, favorisce la produzione di saliva che risulta protettiva sia contrastan­do l’acidità, sia grazie ai sistemi antimicrob­ici e immunitari di cui è dotata che contribuis­cono a controllar­e la flora cariogena. Inoltre, anche i carboidrat­i complessi come gli amidi di pane e pasta sono potenzialm­ente cariogeni, perché alcuni enzimi salivari hanno la capacità di scinderli in zuccheri semplici».

E riguardo alla malattia parodontal­e? «Negli ultimi due decenni — risponde Cagetti — anche la malattia parodontal­e è stata inclusa fra le malattie che, come quelle cardiovasc­olari e il diabete, vedono un coinvolgim­ento della infiammazi­one sistemica. Tra le cause di questa infiammazi­one cronica di basso grado c’è anche una dieta sbilanciat­a, specie se ricca di carni rosse e lavorate, carboidrat­i raffinati e altri alimenti trasformat­i e con uno squilibrat­o rapporto fra acidi grassi omega-6 (spesso troppo presenti, li si trova in molti oli di semi ) e omega-3 (spesso scarsi, li si trova nel pesce grasso , nelle noci, dei semi di lino). Pertanto, anche l’odontoiatr­a è chiamato a favorire sane abitudini alimentari che giovino al cavo orale e al resto del corpo».

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