Il giallo di Rossella sparita in un bosco l’estate di 43 anni fa L’ombra del mostro
La confessione di Izzo, i dubbi degli inquirenti
diverse cose agli investigatori. Molte delle quali si stanno rivelando false. Ha spiegato anche che, nell’agosto di 43 anni fa, Ghira e alcuni amici stavano andando a Cortina quando fecero una sosta a Tai e notarono Rossella. La caricarono in auto e la portarono prima in un casale a Riccione e poi nell’abitazione sul lago. «Non partecipai al sequestro: mi trovavo a Positano», sostiene l’uomo che nel settembre del 1975 — un mese dopo la sparizione di Corazzin — fu arrestato per aver seviziato con i complici le due vittime del Circeo. Ma raggiunse gli amici nella villa. «Sostenne che le fecero una specie di rito», ricorda Pavone. Abusarono di lei per giorni e la uccisero. Ma su quest’ultimo punto Izzo non fornisce indicazioni precise perché non avrebbe preso parte all’omicidio. Il magistrato, oggi in pensione, delegò alla Dia di Padova alcuni accertamenti. «Mi parve sincero ed effettivamente trovammo dei riscontri: sapeva dettagli che poteva aver appreso solo da chi aveva direttamente partecipato a quei fatti» conclude Pavone. Ora la Procura di Perugia dovrà valutare se i nuovi verbali raccolti dai pm di Roma aggiungano elementi sufficienti a riaprire l’inchiesta. 17 anni
Di Rossella Corazzin si persero le tracce il 21 agosto 1975