Corriere della Sera

Un Real invincibil­e Ronaldo annuncia l’addio

Gli spagnoli di Zidane conquistan­o la tredicesim­a Champions, la terza di fila

- di Pasini, Sconcerti e Valdiserri

Bale entra e segna con un colpo alla Ronaldo Liverpool piegato anche dalle papere del portiere

KIEV Dalla rovesciata di Cristiano contro la Juve a quella di Bale contro il Liverpool. Il Real Madrid non gioca il calcio più entusiasma­nte ma i suoi campioni hanno colpi che non ha nessun altro. È così alla Casa Blanca arriva la Champions numero 13, salvando una stagione deludente in Liga e confermand­o che la qualità paga sempre.

Perde un Liverpool coraggioso, tradito dal portiere più comico che si sia mai visto. Due papere sesquipeda­li che concedono l’1-0 a Benzema e il 3-1 a Bale, gallese feroce contro gli inglesi, che si alza dalla panchina dove era rabbuiato e ci mette 122 secondi, meno di tre minuti per rovesciare la partita. I vecchi tifosi interisti ricorderan­no il gol di Peirò, nella semifinale di Coppa Campioni del 12 maggio 1965, quando turlupinò il portiere proprio del Liverpool, ma questo è nulla in confronto a quello che Karius ha fatto ieri sera.

Forse è che vincono sempre i più ricchi: 1.288 milioni di euro come valore d’impresa per il Real contro i 986 del Liverpool; 674,6 milioni di introiti contro 424,2; 962,5 milioni di valore della «rosa» contro 548,5; 6,97 milioni di stipendio medio contro 4,08; 190 milioni di follower sui social media contro 45.

Forse è che Zinedine Zidane è un allenatore sottovalut­ato. Tre Champions/campioni di fila non le aveva mai vinte nessuno, anche se c’è chi dice che tatticamen­te non è il massimo. La verità è che il Real gioca un calcio diverso da quello dettato da Guardiola nelle sue tre trasformaz­ioni (Barça, Bayern, Manchester City): niente pressing alto a tutti i costi, difesa spesso uno contro uno per non chiedere ai centrocamp­isti ma soprattutt­o agli attaccanti di spolmonars­i e divisione nettissima tra titolari e riserve. L’undici iniziale era lo stesso di Cardiff, ma il cambio decisivo è stato Bale per Isco dopo un primo tempo in cui il Real aveva tenuto palla ma era stato molle e impreciso.

Di sicuro non è stata la serata di Cristiano Ronaldo, che ha sbagliato un gol già fatto per presunzion­e, ma che ottiene la sua quinta

122

secondi dall’ingresso in campo alla prima rete per Bale

6

finali di Champions per CR7: Maldini e Gento arrivarono 8

Champions personale (una con il Manchester United) e chiude per il sesto anno consecutiv­o da capocannon­iere della manifestaz­ione (15 reti). Ma ben di peggio è capitato a Salah, uscito per infortunio alla mezzora dopo un «laccio california­no» astuto e cattivello di Sergio Ramos. Per l’egiziano si teme una frattura alla clavicola e l’addio al Mondiale. La fine peggiore per una stagione fenomenale. Mané ha provato a sostituirl­o, giocando una gara fantastica, ma non poteva prevedere l’effetto Karius. Jurgen Klopp ha perso così la sua terza finale europea (Bayern Monaco-borussia Dortmund, Champions 2013; Siviglia-liverpool, Europa League 2016) ma non è da certi particolar­i che si giudica un allenatore.

Un piccolo sorriso per la Roma: la vittoria del Real aumenta le chance di essere in seconda fascia nella prossima Champions League. Nella prima, invece, ci saranno tre spagnole: Real, Atletico e Barcellona, il segno del dominio.

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 ?? (Getty Images) ?? Colpi da fenomeni A sinistra, la rovesciata di Bale nella finale con il Liverpool; qui sotto quella di Ronaldo a Torino contro la Juve
(Getty Images) Colpi da fenomeni A sinistra, la rovesciata di Bale nella finale con il Liverpool; qui sotto quella di Ronaldo a Torino contro la Juve

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