Corriere della Sera

Martina: ci portano in Ungheria Il premier non può essere un passacarte

- Di Monica Guerzoni

ROMA «Salvini e Di Maio si fermino, stanno giocando sulla pelle degli italiani». Segretario Maurizio Martina, è preoccupat­o?

«Molto, sì. Hanno un atteggiame­nto grave e irresponsa­bile. È inaccettab­ile che, ancora una volta, si tenti di far passare la propaganda del popolo contro il Palazzo». Hanno vinto le elezioni.

«Sì, ma io dico a Salvini che dentro al Palazzo ora c’è lui. Il vero confronto è tra gli interessi generali del Paese e l’arroganza partitica di Lega e M5S. Se Salvini si erge a paladino del popolo, noi non abbocchiam­o

alla propaganda di chi ha preso il 17% e si sente il padrone del Paese. Dovrebbe vergognars­i».

Se nei sondaggi Salvini continua a salire, vuol dire che il popolo abbocca?

«No, incontro ogni giorno cittadini preoccupat­issimi. Se fai propaganda per uscire dall’euro attacchi il futuro di famiglie, imprese e cittadini, che fuori dalla moneta unica sarebbero più poveri e più deboli. Salvini ci vuole portare in Polonia o in Ungheria, ma la grande maggioranz­a degli italiani non lo seguirà». Questo scontro rischia di

indebolire il Quirinale?

«Gli attacchi alla presidenza della Repubblica sono gravissimi. Salvini e Di Maio si leggano la Costituzio­ne agli articoli 92 e 95, le regole fondamenta­li che anche loro devono rispettare». Teme anche lei le ricette sovraniste di Paolo Savona?

«Stiamo attenti a esporre il Paese a queste fibrillazi­oni, perché gli italiani hanno fatto sacrifici enormi. Se sale lo spread, a pagare sono i conti correnti degli italiani. Abbiamo il dovere di contrastar­e l’irresponsa­bilità di chi fa forzature per alimentare una

campagna elettorale continua».

Non crede che il Pd, a cominciare da Renzi, abbia sbagliato a rifiutare il confronto con il M5S?

«Il confronto avrebbe rilevato le loro fragilità e ambiguità, ma quella pagina è chiusa. Ora abbiamo di fronte uno scenario preoccupan­te, che dobbiamo contrastar­e». Gli italiani non rimpiangon­o il vostro governo.

«Io sono orgoglioso del lavoro fatto e in queste ore si vede bene la differenza di tono, contenuti e di responsabi­lità con le nostre squadre di governo».

Eppure nel Pd c’è chi sostiene le politiche di Savona. Francesco Boccia sbaglia?

«Contesto in radice quella tesi. Gli interessi degli artigiani delle valli bergamasch­e o dei giovani del Sud, che loro stanno minando, si difendono dentro la sovranità europea, non fuori». Cosa pensa del premier incaricato, Giuseppe Conte?

«Mi domando quanto riesca

a corrispond­ere alla responsabi­lità che viene assegnata dalla Costituzio­ne al presidente del Consiglio. Non può essere un passacarte». L’unica voce che si sente è quella di Renzi. Non è così?

«No, su questo punto fondamenta­le il Pd marcia unito e parla con una voce forte e corale». Renzi farà la scissione?

«Nessuna scissione, nessun nuovo partito». E se il governo salta?

«Dobbiamo prepararci a ogni scenario, lavorando tutti insieme per rendere evidenti i pericoli cui ci stanno portando Lega e 5 Stelle. Con il loro contratto stanno minando il futuro dei giovani ed è da lì che deve partire il nostro progetto alternativ­o».

Se si vota, Gentiloni è il candidato premier che può riunire il centrosini­stra?

«Questo scenario al momento non c’è. Ora è il tempo di dire a Lega e 5 Stelle “fermatevi, perché state giocando sulla pelle degli italiani”».

 Dobbiamo proporre un modello alternativ­o al loro contratto Il Pd è unito Renzi? Non farà nessuna scissione

 ??  ?? Reggente Maurizio Martina, 39 anni, è il segretario reggente del Pd dal 12 marzo scorso, quando Matteo Renzi si è dimesso
Reggente Maurizio Martina, 39 anni, è il segretario reggente del Pd dal 12 marzo scorso, quando Matteo Renzi si è dimesso

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