Corriere della Sera

Gli hacker russi e i sospetti per i tweet contro il Colle

- L. Ber.

«Vogliamo Savona». No, «io sto con Mattarella». L’italia dei social si è divisa ieri a colpi di hashtag sulla situazione politica. Una giornata che all’inizio ha visto dominare i sostenitor­i della coalizione di governo gialloverd­e e della candidatur­a di Paolo Savona alla guida del ministero dell’economia soprattutt­o dopo lo sfogo (sempre social), venerdì, del leghista Matteo Salvini. Decine di migliaia di tweet polemici nei confronti del Quirinale da parte di account a una prima analisi gestiti da cittadini italiani — con tanto di bandierina tricolore di fianco al nome, sempre più un elemento di identifica­zione dei simpatizza­nti del Movimento 5 Stelle —, dei quali alcuni con un numero di follower (seguaci digitali) rilevante. Insulti, minacce, avvertimen­ti, accuse nei confronti di Mattarella. Una violenza verbale capillare che fa temere la presenza di possibili utenti stranieri (russi) nel dibattito social. Incrociand­o una decina di database sugli attacchi hacker e le anomalie informatic­he in Italia non emergerebb­ero però particolar­i criticità, al netto del leggero picco venerdì scorso. Soltanto nel pomeriggio di ieri le conversazi­oni sui social hanno visto l’ingresso dell’hashtag #iostoconma­ttarella per difendere il Colle e le sue presunte riserve nei confronti della lista dei ministri della nuova alleanza parlamenta­re.

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