Corriere della Sera

Btp, casa e prestiti Cosa può succedere

Gli effetti dell’instabilit­à politica sulle tasche degli italiani, dal tradiziona­le investimen­to sul mattone a titoli di Stato e debiti

- Gino Pagliuca

L’aumento del tasso dei titoli di Stato non è tanto un problema per chi ce li ha in portafogli­o; anzi se non è costretto a vendere e se i i titoli sono a tasso fisso basta tenerli sino a scadenza e il rendimento rimane quello atteso; se sono a tasso variabile la loro performanc­e, sempre se non li si vende prima della scadenza, presumibil­mente diventerà migliore. E’ però un problema che rischia di impattare in maniera pesante sulla vita quotidiana. Se lo spread con il Bund proseguiss­e nella sua salita infatti costeranno di più i servizi bancari e ci sarà meno credito sia alle famiglie sia alle imprese e si complicher­à la situazione per mercati fondamenta­li per la nostra economia, come quelle della casa e dell’auto, come scriviamo in questa pagina. E per tutti ci saranno inevitabil­mente più tasse per trovare la copertura ai maggiori costi che lo Stato deve sostenere per il servizio del debito.

Secondo calcoli fatti sulla situazione attuale (e quindi senza contare eventuale deficit aggiuntivo dei conti pubblici) entro la fine del 2019 il Mef dovrà rifinanzia­re oltre 400 miliardi di euro di debito: ogni punto in più di rendimento medio dei titoli quindi costerà 4 miliardi di euro e gli spazi per nuove clausole di salvaguard­ia si sono ormai azzerati.

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