Corriere della Sera

Vale, la sciatrice più veloce al mondo «Scendo a 247 km l’ora. Cantando»

Greggio, 27 anni di Verbania, quattro Coppe di Speed Ski: «Batto pure gli uomini»

- Di Flavio Vanetti (Andrea Carloni)

mette i brividi: ha raggiunto i 247,083 km/h, velocità da Motogp e F1. «Da lassù il mondo è una vertigine bianca. Come direbbero i buddhisti, devo decidere nell’arco di un respiro».

Ma Vale è pure arrabbiata: il meteo sfavorevol­e le ha prima impedito a Vars di ritoccare quel record stabilito nel 2016 e poi ad Andorra ha fatto sì che bloccasse a quota 26 la sequenza di successi ininterrot­ti. «Forse non spiaceva che la francese (Celia Martinez, ndr) vincesse la gara. Ho dovuto ripetere la prova, hanno sostenuto che ero passata sotto le fotocellul­e…». La quarta coppa, comunque, consola. E le sconfitte a volte aiutano. «Ho capito che devo migliorare. Mi sono un po’ addormenta­ta, ora avrò nuovi stimoli. Prima dicevano che le altre erano scarse: ho dimostrato che non era vero, dal momento che nella comparazio­ne con i maschi ne supero parecchi... Ma ora, con Martinez e le altre vicine, devo svegliarmi».

Resta, peraltro, l’eredità di 4 anni senza una sconfitta. Nel curriculum di Lady Jet, 31 dei 35 podi sono primi posti. Come si vive il concetto di imbattibil­ità? «Uso la battuta dei colleghi uomini — ridacchia —: dicono che… ho gli attributi». Già, i maschi. Valentina, laurea in scienze motorie in arrivo, «tuttologa» dello sport («Ne pratico parecchi»), alpinista tosta che colleziona i 4.000, ha provato quello che Lindsey Vonn insegue da sempre: confrontar­si con l’altro sesso. «Ho già realizzato il suo sogno. Ma per lei sarebbe più difficile. Con tutto il rispetto per la sua carriera — sono una donna e tifo per lei — gli uomini hanno un fisico differente. Però nello speed ski io li osservo per crescere».

Il rapporto con lo sci normale è vissuto senza gelosie e senza sudditanze. «I corpi militari non ci arruolano, ma grazie ai risultati abbiamo più visibilità di chi nello sci “maggiore” arriva quindicesi­mo». Traduzione: qualche soldo arriva e arriverà. E in attesa di un lavoro stabile, Valentina si arrangerà con i soliti lavoretti: maestra di sci in inverno, quello che capita d’estate. «Ho fatto la cameriera, ma sono pure bagnina e preparatri­ce atletica». Poi riprenderà a pensare ai pendii da brivido. «Paura? È basilare: lo facciamo per mestiere, non per follia. Fin qui sono riuscita a battere i timori, anche se a Vars con una corda ti cali fino alla partenza e sai di essere al 98% di pendenza». In 6 secondi arrivi a 200 orari, vedendo poco o nulla davanti, scoprendo che 20 secondi sono brevi ma anche eterni. C’è tempo per ragionare? «Altro che. Io a volte canto».

La femminilit­à

«Mi piace valorizzar­e il volto e il fisico, lo sport non deve stravolger­e l’identità di una donna»

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In montagna Valentina Greggio, 27 anni di Verbania, mostra orgogliosa il suo record in discesa: 247,083 chilometri orari, una velocità da Motogp e Formula 1 Dice: «Da lassù il mondo è una vertigine bianca»

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