Omaggio alla creatività ribelle Tutte le «rivoluzioni» di Taobuk
Dal 23 al 27 giugno il festival internazionale di letteratura. Premio a Elizabeth Strout e Amos Oz
Se la passata edizione aveva indagato il rapporto tra padri e figli, quest’anno il tema si sposta decisamente su ciò che rompe con il passato, sulle generazioni che hanno cambiato gli schemi consolidati, e su tutto ciò che dobbiamo aspettarci di nuovo dal futuro: è stata presentata ieri l’ottava edizione di Taobuk, festival internazionale di letteratura di Taormina (provincia di Messina), che si svolgerà da sabato 23 a mercoledì 27 giugno, e sarà dedicata alle Rivoluzioni, ai cambiamenti piccoli o grandi che hanno investito o investiranno società e individuo.
«Questa edizione di Taobuk — spiega Antonella Ferrara, presidente e direttrice artistica del festival — si impegna in un ragionamento sulle rivoluzioni e sul modo in cui la letteratura e le altre discipline leggono i cambiamenti, non solo nella società ma anche dentro di noi».
Dopo la serata inaugurale dedicata ai Taobuk Awards, che sabato 23 premierà al Teatro Antico di Taormina gli scrittori Amos Oz ed Elizabeth Strout, il pianista Stefano Bollani e il regista Dario Argento (tra gli ospiti Sergio Castellitto, Carmen Consoli e Paola Cortellesi), le giornate della rassegna saranno affollate di incontri su focus diversi, dalla politica al post-umano.
«Il festival ha vari filoni tematici — prosegue Ferrara — ad esempio Che cos’è una rivoluzione?, con le lectio dei premiati: il 24 giugno Oz, che si definisce evoluzionista più che rivoluzionario; e il 25 Strout con la sua storia di ribellione». Nella sezione La rivoluzione siamo noi interverranno alcuni protagonisti di cambiamenti storici: ad esempio l’iraniana Jamileh Kadivar (il 26 giugno), che racconterà la rivoluzione del 1979 in Iran e l’età riformista di Khatami, in dialogo con Farian Sabahi, autrice che parlerà di islam il 27 giugno presentando il suo libro Non legare il cuore (Solferino). Tra gli altri nomi, ancora molte donne: la scrittrice turca Asli Erdogan, imprigionata nel 2016, e la canadese d’origine cino-malese Madeleine Thien (entrambe il 26 giugno); inoltre Rosella Postorino (il 24), Daria Bignardi e Catherine Dunne (entrambe il 25).
Un altro filone sarà La rivoluzione delle idee: tra gli incontri, domenica 24 il dibattito I metodi del potere, con il direttore del «Corriere» Luciano Fontana, autore del libro Un Paese senza leader (Longanesi), in dialogo con Giancarlo Mazzuca e Aldo Cazzullo; e martedì 26 l’incontro Se l’uomo si fa Dio con Edgar Morin e Giulio Giorello sull’intelligenza artificiale.
Il festival offre altri spunti di riflessione: uno è l’interesse per il tema della «giovinezza», implicito nel tema della ribellione, cui sono dedicati vari incontri. Ad esempio con Paolo Giordano, che il 24 giugno presenterà il suo romanzo Divorare il cielo (Einaudi), e con Aldo Cazzullo, che il 25 giugno parlerà del suo libro Metti via quel cellulare (Mondadori).
«Quella di Taobuk — conclude la direttrice artistica Ferrara — è una declinazione particolare non solo perché il festival si svolge in una sede spettacolare, ma perché trasforma tutta la città in una città di libri, in una grande sinergia con gli abitanti, gli imprenditori, gli editori». Il 23 e il 24 giugno Taobuk proporrà anche la fiera della piccola e media editoria, e in rassegna ci saranno anche incontri sui cambiamenti nel mondo del libro: uno per tutti, il 24 giugno, sarà Come cambiano i consumi tra bestseller e nicchie di mercato, con Mario Andreose, Alessandro Bompieri, Stefano Mauri e altri.
Nuove rivoluzioni stanno nello sviluppo di buone pratiche e nella scoperta di tesori finora segreti. E una rivelazione è la mostra che si aprirà nell’ambito di Taobuk, Geografie sentimentali, a cura di Maria Teresa Rodriguez e Roberta Scorranese: dal 24 giugno all’8 luglio a Palazzo Ciampoli si potrà vedere parte del patrimonio della Biblioteca Regionale di Messina (che promuove la mostra assieme al parco archeologico di Naxos), una scelta tra le migliaia di volumi sulla storia della Sicilia conservate dall’ente, con atlanti, testi di geografia, volumi e incisioni antiche sull’isola e sul Mediterraneo tra il Medioevo e l’età moderna.
Dal 24 giugno
La storia della Sicilia in mostra a cura di Maria Teresa Rodriguez e Roberta Scorranese