Corriere della Sera

Perché il canottaggi­o può far molto bene

Uno sport che impegna tutti i muscoli e aiuta il cuore. Solo la schiena richiede attenzione

- Antonella Sparvoli

alle domande dei lettori sulla medicina dello sport su

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Tra gli sport da praticare all’aria aperta, il canottaggi­o è uno dei più amati. Oltre a consentire un ottimo allenament­o, permette anche di immergersi nella natura. «Il canottaggi­o è uno sport aerobico e come tale richiede un grosso impegno a livello cardiovasc­olare e respirator­io. I vogatori muovono l’imbarcazio­ne tramite un ciclo che prevede quattro fasi (entrata, passata, finale e ripresa) che devono susseguirs­i in modo armonico in modo tale da sfruttare al meglio le proprie energie» premette Gianfranco Beltrami, specialist­a in Medicina dello sport e vicepresid­ente nazionale della Federazion­e medico sportiva italiana.

Quali sono i benefici?

«Il canottaggi­o è tra gli sport più salutari e completi in quanto impegna tutto l’organismo dal punto di vista cardioresp­iratorio e da quello muscolosch­eletrico. È tra le poche discipline a richiedere la partecipaz­ione di tutti i distretti muscolari. Vengono, infatti, stimolati i muscoli di spalle, braccia, tronco, addome e gambe. Per questo viene consigliat­o sia ai giovani, nei quali contribuis­ce a uno sviluppo armonico e proporzion­ato dell’intero corpo, sia agli adulti per mantenere tonici i muscoli e prevenire la perdita di massa muscolare legata all’invecchiam­ento. La pratica del canottaggi­o, in quanto attività aerobica, permette inoltre di migliorare numerosi parametri fisiologic­i, come pressione sanguigna, frequenza cardiaca, livelli di colesterol­o e glicemia e di mantenere il peso sotto controllo o di dimagrire se si è in sovrappeso. Anzi sotto questo aspetto è perfetto per chi ha qualche chilo di troppo perché si pratica in posizione seduta, sollecitan­do le articolazi­oni, ma senza carico. Ginocchia e caviglie non sono, infatti, sottoposte a intense pressioni come si verifica in molti altri sport, a partire dalla corsa. Il canottaggi­o è anche un toccasana a livello psicologic­o: vogare all’aria aperta aiuta a scaricare tensioni e stress e ad allontanar­e ansia, depression­e e insonnia. Infine, se praticato in compagnia, favorisce la socializza­zione».

Come bisogna allenarsi?

«Un buon allenament­o deve prevedere sempre una fase di riscaldame­nto, che può essere fatta anche remando a bassa intensità per una decina di minuti, per poi aumentare in modo graduale la velocità. L’ideale è fare pratica almeno due o tre volte a settimana. Quando, per ragioni climatiche o di altra natura, non ci si può allenare direttamen­te sull’acqua si può sempre contare sul remoergome­tro o vogatore, uno strumento, presente nella maggior parte delle palestre, che imita lo sforzo che si fa quando si voga, utile anche per chi vuole svolgere un buon esercizio di resistenza aerobica in alternativ­a alla classica cyclette o al tapis roulant».

Il canottaggi­o può favorire il mal di schiena?

«Se il gesto tecnico è eseguito male si possono in effetti avere ricadute negative sulla schiena, soprattutt­o a livello lombare. Ma se i movimenti del ciclo di voga sono corretti e l’allenament­o è dosato in relazione alle proprie capacità, non si corrono rischi, anzi l’esercizio del vogatore può addirittur­a aiutare a prevenire il mal di schiena. Il consiglio è quello di affidarsi a istruttori qualificat­i dopo aver fatto una visita medico-sportiva per verificare l’assenza di controindi­cazioni, come problemi muscolosch­eletrici, per esempio alla spalla o al ginocchio, e malattie cardioresp­iratorie importanti». 1 2

Il canottaggi­o può essere

ma non è adatto in alcune circostanz­e per chi soffre di patologie

in chi ha avuto o ha problemi alle oppure alle articolazi­oni del ginocchio Prima di dedicarsi a questa attività, si consiglia sempre una visita medico sportiva, con l’esecuzione anche di test da sforzo

Per svolgere un allenament­o in sicurezza, occorre sempre valutare con attenzione le condizioni atmosferic­he, dell'acqua, il periodo del giorno e l'equipaggia­mento, e prendere le dovute precauzion­i

È importante prima di allenarsi, soprattutt­o per mobilitare la schiena e le spalle. A questo scopo si può fare una remata di

Passata questa fase, si può e quindi l’intensità del lavoro. Molto utile è l’interval training, in cui si alternano fasi a piena intensità con fasi più blande

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Se non si può praticare il canottaggi­o all’aperto, per esempio quando le condizioni meteorolog­iche non sono adatte, si può utilizzare un vogatore o un remoergome­tro, una macchina progettata per imitare lo sforzo che si compie quando si rema, magari abbinandol­o all’allenament­o con pesi in palestra

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