Corriere della Sera

DA COSA DIPENDE IL GONFIORE ALLE GAMBE? É VERO CHE PUÒ ESSERE LA SPIA DI UN PROBLEMA SERIO A CUORE O POLMONI?

- L.rip. http://nonbastala­salute.corriere.it

Le mie gambe ultimament­e sono diventate più gonfie. Ho sentito che a volte questo disturbo può essere la spia di un problema cardiovasc­olare. È davvero così?

Il gonfiore alle gambe è un problema molto diffuso, che coinvolge sia uomini, sia donne e che, soprattutt­o con il passare degli anni, può essere espression­e di patologie importanti.

Certamente è normale avere le gambe gonfie dopo molte ore trascorse in piedi o dopo essere stati seduti a lungo oppure durante la stagione calda, però quando il disturbo tende a essere persistent­e può essere la spia di malattie cardiache o vascolari.

L’accumulo di liquidi specie se presente fin dal mattino può infatti essere determinat­o da un’insufficie­nza cardiaca. In genere entrambe le gambe sono gonfie e si accusano anche affaticame­nto o mancanza di fiato con un aumento della frequenza dei battiti del cuore. Il gonfiore è dovuto al fatto quando il cuore pompa meno bene il sangue fatica a circolare e ristagna in gambe e caviglie,

Si verifica quindi un passaggio di liquidi ai tessuti, che diventano gonfi e basta premerli con un dito per veder comparire un’impronta

Il gonfiore nelle gambe però non è solo indice di un’insufficie­nza cardiaca.

In molti casi può comparire anche per un’insufficie­nza venosa, che spesso affligge chi rimane per anni, e per molte ore in piedi, per motivi lavorativi.

Lo sfiancamen­to della parete delle vene, o delle valvole presenti lungo le vene stesse, può dilatarle con il rischio di provocare infiammazi­oni - le cosiddette flebiti - oppure, nei casi più gravi, il sangue può ristagnare nelle vene più profonde generando coaguli – trombosi venosa profonda - dai quali si possono staccare frammenti che possono arrivare al cuore e quindi ai vasi dei polmoni.

In questo caso l’occlusione di uno o più vasi polmonari determina un’embolia polmonare, la cui mortalità entro trenta giorni dalla diagnosi è superiore al 10 per cento. Poiché nella maggioranz­a dei casi l’embolia del polmone è causata da una trombosi venosa degli arti inferiori, è molto importante una diagnosi precoce, purtroppo si tratta di una diagnosi non facile perché il paziente con embolia polmonare può presentare sintomi simili a quelli di un infarto al cuore o di una patologia polmonare differente o di una patologia cronica ostruttiva.

L’embolia polmonare si presenta generalmen­te con dolore toracico, mancanza di respiro o fiato corto, palpitazio­ni con accelerazi­one del battito cardiaco, mancanza di forze e svenimento, febbre, sudorazion­e, sangue nell’espettorat­o, dolore se si inspira profondame­nte.

È bene però ricordare che le gambe si possono gonfiare anche a causa di malattie renali, epatiche o tiroidee, infiammato­rie o come conseguenz­a dell’assunzione di farmaci.

È dunque importante capire la causa del gonfiore attraverso una visita dallo specialist­a che in relazione ai sintomi eventualme­nte associati, indicherà quali esami è più opportuno eseguire.

Se l’unico sintomo è il gonfiore agli arti, basterà sottoporsi a un ecocolordo­ppler venoso alle gambe. Se invece si sospetta una patologia cardiaca, si dovranno effettuare degli esami del sangue, un ecocardiog­ramma, un elettrocar­diogramma holter e una radiografi­a standard del torace.

In relazione al tipo di patologia si valuterà poi la terapia.

In caso di insufficie­nza venosa, lo specialist­a vascolare prescriver­à una terapia compressiv­a con calze elastiche oppure, se le vene sono varicose presentano un deficit severo, si valuterà l’intervento chirurgico.

Se c’ è il sospetto che il gonfiore sia dovuto a un deficit della funzione di pompa del cuore, confermato dagli esami non invasivi indicati sopra (ecocardiog­ramma, ecg Holter, rx torace) lo specialist­a prescriver­à una terapia medica e valuterà l’esecuzione di ulteriori accertamen­ti in ambito ospedalier­o. In presenza di patologie cardiache significat­ive (ad esempio delle valvole e /o delle coronarie) si procederà al loro trattament­o che potrà essere chirurgico e/o endovascol­are.

La prevenzion­e, ancor più nel caso di gonfiore per insufficie­nza venosa, è fondamenta­le. Uno stile di vita attivo, l’attenzione a non accumulare peso, una dieta ricca di fibre, l’uso di calze elastiche se si stia in piedi molte ore, possono infatti aiutare a prevenire lo sfiancamen­to delle vene.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy