Le tappe
● Il 23 maggio il capo dello Stato Sergio Mattarella aveva conferito al professor Giuseppe Conte, indicato da M5S e Lega, l’incarico di formare un nuovo governo
● Per giorni i leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno trattato sui nomi da inserire nella squadra di governo
● Al ministero dell’economia la Lega aveva indicato il professor Paolo Savona, economista ed ex ministro nel governo Ciampi, con posizioni fortemente critiche sull’euro
● Sin dall’avvio dei negoziati sul contratto di governo tra Lega e 5 Stelle, il presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato ai partiti i principi ispiratori nella loro scelta dei ministri: l’appartenenza al patto Atlantico, i vincoli economici e un sentimento europeista che può sì essere critico ma mai inserito in una visione distruttiva
● Venerdì Salvini conferma la linea, comunicando che non si arretrerà sul nome di Savona:
«Il Quirinale dovrà assumersi la responsabilità di ciò che sta succedendo»