Corriere della Sera

Le coltellate alla gola in cucina Uccisa dal marito davanti al figlio

Piacenza, l’uomo si costituisc­e dopo essere fuggito. Il ragazzo ha 17 anni

- Ferruccio Pinotti

Ha ucciso la moglie a coltellate di fronte al figlio 17enne e si è costituito poco dopo. È successo nel pomeriggio di ieri, intorno alle 16, a Piacenza. A dare l’allarme sull’omicidio compiuto da Xhevdet Mehmeti, 56 anni, di origine albanese, è stato il figlio 17enne della coppia, presente in casa al momento dell’aggression­e.

Da quanto ricostruit­o dagli inquirenti, l’uomo ha afferrato un coltello e ha sferrato dei fendenti alla gola della consorte. La donna è morta dissanguat­a poco dopo l’aggression­e.

Sul luogo è giunto poco dopo, forse avvertito via telefono dal fratello, l’altro figlio 19enne, ma le forze dell’ordine - giunte nel frattempo non gli hanno consentito di vedere la scena del delitto, nonostante le sue proteste.

La donna, Elca Tereziu, 51 anni, è stata ferita da più colpi di coltello alla gola: cinque stando alle prime ricostruzi­oni. Il cadavere è stato trovato sul pavimento della cucina, insieme all’arma del delitto, dalla polizia e dai sanitari del 118 piacentino.

L’uomo, mentre il figlio chiamava i soccorsi, è scappato a piedi dall’abitazione, poi ha invece deciso di costituirs­i nella vicina caserma dei carabinier­i di viale Beverora. Ora è in stato di fermo, con l’accusa di omicidio volontario.

L’abitazione è stata raggiunta anche dal pubblico ministero Antonio Colonna, insieme al dirigente delle volanti Michele Rana e alla dirigente della squadra mobile, Serena Peri. La Scientific­a ha effettuato poi i rilievi del caso.

Il magistrato ha ascoltato a

Il secondogen­ito

La coppia aveva anche un altro figlio 19enne, non era in casa al momento del delitto

lungo il figlio minorenne della coppia, che al momento dell’omicidio era nella sua stanza da letto. Il ragazzo ha sentito le urla della madre, ma non è stato in grado di in- tervenire per fermare il padre e ha potuto solo constatare la morte della donna, mentre l’assassino fuggiva.

Le indagini per ricostruir­e la dinamica dell’omicidio sono in corso. Il magistrato non ha per ora autorizzat­o la diffusione degli esiti delle prime indagini. Sembra che l’uomo avesse da tempo un atteggiame­nto ossessivo nei confronti della moglie.

Xhevdet Mehmeti lavorava come meccanico in un’officina sita in zona industrial­e, ma attraversa­va un periodo di difficoltà lavorative. Pare che attualment­e fosse disoccupat­o. La famiglia, che abita al primo piano in un condominio multi-etnico in viale Dante, una strada relativame­nte centrale della città, aveva difficoltà anche a pagare le spese condominia­li. La lite, con le grida disperate della donna sentite anche dai vicini, non sembra essere stata un episodio isolato. Qualche mese fa un’ambulanza era intervenut­a per soccorrere la donna.

Sono ventotto le vittime di femminicid­io dall’inizio dell’anno. La morte di Elca segue di pochissimi giorni quella di Elisa, la ragazza di Prato assassinat­a dal suo ex fidanzato calciatore.

L’ambulanza Qualche mese fa un’ambulanza era stata chiamata per soccorrere la donna

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