Bob Kennedy o Pelé? «La Lettura» a caccia di modelli
Il numero in edicola fino a sabato esplora diversi punti di riferimento politici, sociali, artistici
Culturali, sociali, politici, sportivi, linguistici; di comportamento, di stile, di vita: a ciascuno il suo modello. Il nuovo numero de «la Lettura», speciale a 56 pagine che resta in edicola fino a sabato 2 giugno, offre al riguardo molteplici spunti.
Robert Kennedy, detto Bob, di cui ricorrono i cinquant’anni dall’assassinio, fu dal punto di vista del pensiero politico la figura più importante della dinastia, un modello cui guardare anche oggi: ne tracciano un profilo Tiziano Bonazzi e Ennio Caretto mentre Marco Bruna intervista il biografo Larry Tye. Marco Missiroli firma un intervento in cui esplora i limiti che uno scrittore si impone per poter raccontare la vita: come Romain Gary, Ágota Kristóf e Philip Roth che hanno scelto l’isolamento per creare i loro capolavori. Di modelli linguistici e di parole che non ne voglio sapere di sparire racconta l’iniziativa Premio Ostana di Cuneo che coinvolge nove autori, ognuno portavoce di minoranze linguistiche: su «la Lettura» Cristina Taglietti ha chiesto loro di scegliere e spiegare una parola della loro lingua.
Il centrocampista Marco Tardelli, l’attaccante Pelé, il difensore Ruud Krol, il fantasista Maradona: difficile scegliere chi sia stato il migliore calciatore. Mario Sconcerti ha messo insieme dodici fenomeni, undici giocatori più un allenatore, e ne ha fatto una super squadra di calcio (anche al centro di un approfondimento online sul canale de «la Lettura»). Il supplemento dedica cinque pagine ai prossimi Campionati del mondo: tra i contenuti, un intervento di Beppe Bergomi, difensore azzurro campione del mondo nel 1982 in Spagna.
Di modelli di comportamento parlano Marcello Flores che intervista Rosalyn Higgins, prima donna presidente della Corte di Giustizia dell’onu, e Pierluigi Battista, che si concentra sulla disparità delle donne nelle arti, dal cinema alla letteratura.
Collezioni, sfilate e abiti da sogno: per uno stilista i modelli hanno a che fare con l’attività professionale. Giorgio Armani, nell’intervista di Giangiacomo Schiavi, si racconta a tuttotondo tra sfide, passioni e paure; la moda e la vita, l’infanzia a Piacenza, la maturità a Milano.
Nell’inserto in edicola sono infine da segnalare un intervento del critico Franco Cordelli, che dà le pagelle agli spettacoli dell’ultima stagione teatrale (promosso La Cupa di Mimmo Borrelli, bocciato l’antigone di Federico Tiezzi) e un articolo della scrittrice americana Karen Cleveland, che ha lavorato per la Cia e il cui romanzo Solo la verità (DEA Planeta) è diventato un caso letterario.