Corriere della Sera

La storia dello «Svedese» apre la serie di 28 uscite

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Mercoledì 30 maggio esce con il «Corriere della Sera» il primo volume della nuova collana dedicata alle opere di Philip Roth (1933-2018), il grande scrittore americano scomparso lo scorso 22 maggio a New York. La serie è composta in totale da 28 volumi ed è stata realizzata in collaboraz­ione con Einaudi, l’editore italiano del romanziere. Lo stesso Roth ha deciso l’ordine delle uscite, organizzan­do un percorso di lettura specifico dei suoi testi (nel piano dell’opera qui a destra sono rappresent­ati i primi venti titoli della serie). Il volume che apre la collana — in vendita come tutti gli altri al costo di 8,90 più il prezzo del quotidiano — è Pastorale americana, pubblicato negli Stati Uniti nel 1997 e uscito in Italia l’anno successivo. Il romanzo fece vincere al suo autore il premio Pulitzer per la narrativa nel 1998. Pastorale americana fa parte della «trilogia americana» di Philip Roth, nella quale compare come narratore Nathan Zuckerman, dal nome dell’alter ego letterario di Roth. Protagonis­ta è Seymour Levov, lo «Svedese», che si trova ad affrontare i tragici eventi che colpiscono la sua famiglia e che coinvolgon­o in particolar­e la figlia Merry. Dal romanzo è stato tratto anche il film interpreta­to e diretto nel 2016 da Ewan Mcgregor. A questa prima uscita seguono poi gli altri due titoli della trilogia, Ho sposato un comunista (6 giugno) e La macchia umana (13 giugno). Tutte le copertine della collana sono corredate da illustrazi­oni inedite realizzate da Xxystudio. Oggi è in programma il funerale di Philip Roth. Il grande scrittore ha chiesto di essere seppellito nel cimitero del Bard College vicino all’amico Norman Manea, l’autore ebreo romeno che vive negli Stati Uniti e professore proprio al Bard.

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La copertina del primo titolo della collana, Pastorale americana

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