Distributori «no logo» Si risparmia sul pieno e la qualità non cambia
Lo sconto sui carburanti può superare i 10 centesimi
Visto che la tendenza al rincaro del carburante non si ferma, è legittimo chiedersi se esiste un modo per limitare i danni al portafoglio che non sia il fermo macchina. Sì, esiste. Mai sentito parlare di «pompe bianche» e distributori «no logo»?
Non miracoli, diciamolo subito, ma uno sconto è ciò che offre questa rete di distributori che vive lontana dai grandi marchi. La mappa della convenienza è variegata: si va dal ritocco di 1 o 2 centesimi il litro a interessanti tagli di 10 centesimi e oltre su benzina, gasolio e perfino Gpl.
Le pompe bianche non sono una novità, esistono da quasi venti anni e sono sparse in tutt’italia. Come riescano a ridurre il prezzo non è un mistero: svincolate dalle principali compagnie (le cosiddette major), non devono sopportare — per trasferirli ai clienti — i costi della pubblicità, delle promozioni e degli obblighi di immagine (impianti, abbigliamento, servizi) dovuti all’appartenenza a più prestigiose insegne. Spesso acquistano il carburante da raffinerie vicine, riuscendo così a ridurre anche i costi di trasporto. Niente raccolte punti. Il self service è un obbligo. Ma sono «sacrifici» ripagati da un esborso più leggero.
Nelle «pompe bianche» rientrano anche le aree di servizio dei centri commerciali: in questi casi la rinuncia a una parte di margine è compensata dalla ricaduta positiva sull’incasso del centro.
La qualità? I carburanti sono sottoposti a severi controlli in fase di produzione e distribuzione e lo standard, sulla carta, è uguale per tutti i distributori. Perché i benzinai «bianchi» si approvvigionano negli stessi siti a cui attingono i loro colleghi di marca.
I «no logo» oggi sono tantissimi: circa 6.500 in tutt’italia. Il fenomeno è già così rilevante (e in crescita) da aver creato un indotto di siti Internet e app per smartphone che aiutano a individuarli. Dando anche la segnalazione in tempo reale del prezzo, grazie alla socializzazione delle informazioni da parte dei clienti. Informazioni molto utili, perché massimizzano la convenienza evitando i giri alla cieca (sprecando carburante) alla ricerca dell’area «salvaportafoglio».
Ma attenzione: è bene controllare sempre il prezzo prima di fare rifornimento. Lo sconto non è una certezza: il
Costi
Questi impianti non devono sopportare i costi per la pubblicità e per le promozioni
Efficienza
La manutenzione programmata permette di consumare meno carburante
gestore decide se e quanto tagliare in base alle sue necessità. Infatti di notte il vantaggio può essere più alto.
Insomma, per risparmiare bisogna essere meticolosi nel pianificare le soste, pignoli nel controllare il prezzo e previdenti sulle possibili variazioni nelle varie fasce orarie. Ma il risparmio nasce anche dallo stile di guida: usare l’acceleratore con delicatezza, accelerare progressivamente, innestare appena possibile le marce alte, evitare riprese da gran premio... Tra una guida disattenta (o arrembante) e una ben impostata, le percorrenze chilometriche possono variare di 4-8 chilometri il litro: in un anno sono tanti euro che non svaniscono nei gas di scarico... E sono anche, aspetto non certo secondario, montagne di polveri sottili — e venefiche — che non vengono rilasciate nell’aria, per essere poi respirate.
Infine: una vettura trascurata consuma di più. Fare la manutenzione programmata non è difficile e serve a mantenere l’auto in efficienza. Un esempio: non cambiare il filtro dell’aria quando previsto comporta un notevole spreco di benzina, perché il motore «respira male». Altro esempio, le gomme: se sono sgonfie fanno faticare di più il motore, che... si vendica «bevendo» più carburante. Quando dovrete cambiare gli pneumatici, sceglieteli della classe di rotolamento migliore: trovate il dato sulla «etichetta energetica» della gomma.
Anche il climatizzatore fa consumare di più, ma ci sono situazioni in cui non se ne può fare a meno. Lasciarlo spento e abbassare i finestrini può essere una scelta di vita, ma anche questa strategia penalizzerà il consumo. Specialmente in autostrada.