«Uomo poco pio»: la ex inguaia il candidato star
In Pakistan un libro (censurato) accusa il celebre giocatore di cricket Imran Khan
«Hanno scelto la donna sbagliata: io non mi faccio intimidire». Ha scatenato un putiferio in Pakistan il libro che la 45enne Reham Khan sta tentando di dare alle stampe.
Nel tomo da 570 pagine, la ex presentatrice meteo della Bbc 4 rievoca i 10 mesi di matrimonio con il marito, «un personaggio ben diverso dall’immagine pubblica di uomo pio e devoto». Lui è Imran Khan, numero uno del partito pachistano populista Tehreek-e-insaf (Pti) nonché ex star di cricket che nel 1992 portò la nazionale alla vittoria. Un idolo per la classe media pachistana e, secondo molti, il vincitore delle prossime elezioni del 25 luglio.
È bastato che girassero in Rete le prime voci sul libro che si è scatenata una campagna di insulti e minacce contro l’autrice. «Si tratta di un complotto», dicono i detrattori della donna. «Il primo capitolo si intitola “È nata una stella”», la sfotte sui social l’attore Hamza Ali Abbasi. «La denuncio se non si ferma», tuona su Twitter Jemima Goldsmith, prima moglie di Khan, tirata in ballo nelle rivelazioni. Reham però tiene duro. Dopo aver lasciato il Pakistan in febbraio, la giornalista è fuggita a Londra, da dove continua a ribadire come il marito sia complice di un sistema che fa della coercizione sessuale e dell’abuso uno dei cardini. Voci che non sono isolate. Già l’anno scorso una collega di partito di Khan, Ayesha Gulalai Wazir, aveva denunciato come il leader politico le avesse inviato messaggi inopportuni. E anche contro di lei era stata scatenata una tempesta di troll e minacce, compreso l’invito ad attaccarla con l’acido.
E non è «solo» il #Metoo in versione pachistana a tenere banco in queste ore. La temperatura in vista delle elezioni sale. Come sottolinea il New York Times, i militari hanno avviato una campagna di intimidazione nei confronti dei giornalisti considerati sgraditi e non hanno esitato a far rapire e minacciare reporter e commentatori.
Una nuova ondata di populismo sta per investire il Pakistan? Nel frattempo la scure della censura si è abbattuta anche sul famigerato libro della ex signora Khan. Una Corte del Punjab ne ha bloccato la pubblicazione. Ma i contenuti del volume sono stati diffusi online. «Sono stati gli hacker io non ne so nulla», si è difesa l’autrice. E i troll hanno ripreso a gongolare.