«Ho dato fiducia a un uomo privo di moralità»
Lui era bello, apprezzato e conosciuto nel suo settore, la danza. Per 4 anni sono stata più che una fidanzata: mi occupavo dei suoi social, gli facevo da segretaria, gli prestavo soldi quando non ne aveva, gli facevo da cuoca. Lui continuava a collezionare successi mentre io mi annichilivo. Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e ci siamo lasciati: non aveva tempo per preoccuparsi di me, doveva lavorare. Qualche mese dopo ci siamo rivisti. «Senza impegno», mi ha detto, ma sembrava felice di passare insieme qualche notte. Ha iniziato a urlarmi contro un lunedì: mi ha confessato, dopo mille negazioni, che «si era fatto un paio di volte» una sua studentessa. In realtà si stavano frequentando da tempo e io per mesi ero stata «l’altra» senza saperlo. Non era neanche la prima volta: lo avevo già incontrato con un’altra allieva. All’epoca mi aveva detto che era stato un errore e si vergognava di quello che aveva fatto. Ora a vergognarmi ero io. Avevo superato la mia morale per amore e mi ritrovavo a fare i conti con me stessa: ero stata con un insegnante che ha relazioni con le allieve. Disgusto: l’ho provato per lui e anche per me. Lui se n’è andato urlando «Sono single, faccio quello che mi pare». Convivere con la consapevolezza di aver dato fiducia a un uomo con una morale che non accetto sarà difficile, ma farò del mio meglio per ritrovarmi, per ricominciare, per vivere.