Twitter cerca capitali, sul mercato 1 miliardo in bond convertibili
MILANO Ha preso il posto di Monsanto (acquisito da Bayer) nell’indice S&P500 di Wall Street, il paniere azionario delle 500 principali aziende quotate a New York. E ora è pronta a vendere almeno un miliardo di dollari di bond che verranno convertiti in azioni una volta che il prezzo del titolo del gruppo raggiungerà un determinato valore.
Twitter si unisce alle aziende tech che stanno sfruttando un aumento dei prezzi delle azioni in Borsa: secondo Dealogic, quest’anno quasi la metà delle società che negli Stati Uniti ha emesso bond convertibili appartiene al gruppo tech. Non fa eccezione Twitter che ha annunciato il suo piano di bond. Le azioni del sito di microblogging hanno raggiunto i massimi da tre anni in vista anche del suo ingresso nell’s&p 500. Nel 2018 il titolo è salito del 63% e negli ultimi 12 mesi del 123%. Entrare a far parte dell’indice benchmark americano non è solo una questione di prestigio: ci sono infatti 3.000 miliardi di dollari investiti in Etf, fondi comuni e altri prodotti finanziari che sono legati all’s&p 500 e ciò dovrebbe dare sostegno anche a Twitter. Il sito piazzerà privatamente i bond tra gli investitori e ha fatto sapere che userà il ricavato per «scopi aziendali generali» senza indicare nello specifico come. I bond avranno interessi dello 0,25% all’anno e giungeranno a scadenza il 15 giugno 2024 a meno che non siano riacquistati o convertiti prima di quella data. La chiusura della vendita è attesa entro il prossimo 11 giugno e garantirà 989 milioni di dollari netti. A febbraio il social network ha messo a segno il primo trimestre in utile da quando il gruppo si è quotato. E così l’ultimo trimestre del 2017 si è chiuso con profitti per 91,1 milioni di dollari contro una perdita di 167,1 milioni dello stesso periodo del 2016. I ricavi tra ottobre e dicembre sono saliti del 2% annuo a 732 milioni di dollari, oltre le attese degli analisti per 687 milioni.
È la prima volta, dal 2014, che Twitter vende bond convertibili ma non è la prima volta quest’anno che le società tecnologiche americane hanno utilizzato questo strumento. Secondo Reuters ci sono già state 22 offerte di bond convertibili da parte di aziende tecnologiche, per un totale di 9 miliardi di dollari.