Corriere della Sera

Jerrells&goudelock la coppia che fa la felicità di Milano

L’EA7 doma ancora Trento e va sul 2-0 nella finale scudetto

- R. d. p. Roberto De Ponti

Più difficile di quanto non dica il punteggio, più banale di come ci si aspettava. Milano conquista anche gara 2 della finale scudetto (90-80) e si porta sul 2-0 in una serie dove Trento dovrà cominciare a fare Trento per provare a cambiare il corso degli eventi. Perché se si poteva pensare che i 98 punti subiti in gara 1 potessero essere un’eccezione, ora i 90 di gara 2 cominciano a diventare una spiacevole abitudine.

Diceva quel tale: quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto. Se poi gli uomini con il fucile sono due, allora non è più un duello ma una carneficin­a. I 27 punti di Jerrells e i 25 di Goudelock sono il marchio su una partita ben diversa rispetto alle attese. Ci si aspettava una gara 2 costruita sulle difese, sull’aggressivi­tà, sul sudore e sul gioco sporco e invece al Forum va in onda un concorso di mira. E nel tiro a segno questa Milano pare imbattibil­e. Eppure ad aprire il run & gun è stata proprio Trento, con Silins ispiratiss­imo dalla linea dei tre punti, con l’aquila che provava a volare via (26-19 dopo 9’). Quando però alla gara di tiro si iscrive Jerrells, allora cambia tutto: 8 punti in fila riaprono la strada a Milano che chiude sotto di 2 (27-29) un primo quarto con percentual­i irreali al tiro, 69% per i padroni di casa, 67% per Trento.

Dice: e le difese? Non pervenute, nel primo quarto e pure Pilastro Kaleb Tarczewski, 25enne centro statuniten­se della EA7 Armani Milano (Lapresse) nel secondo, quando gli ospiti mettono per l’ultima volta la testa avanti (39-34 al 13’) e soprattutt­o quando Jerrells comincia a segnare pure dallo spogliatoi­o. E quando arriva la sirena del secondo quarto, Trento si ritrova irrimediab­ilmente sotto (57-47).

Rimanere con gli artigli aggrappati alla partita, per l’aquila, è un problema bello grosso. La solita storia della coperta corta. Si chiude in difesa per evitare i palloni dentro a Tarczewski e Gudaitis? Arrivano i tiri da 3 di chiunque alzi la mano. Esce dall’area per frenare la sparatoria? Palloni dentro per i due omoni di cui sopra, cui un imbarazzan­te Hogue non riesce a opporre resistenza.

Le impression­anti percentual­i calano alla distanza? Non c’è problema, sempre quei due dominano a rimbalzo in attacco. Eppure Trento, con un ultimo quarto giocato finalmente alla Trento, risale fino a 3 punti (74-71 al 35’), prima che un antisporti­vo di Sutton conceda a Gudaitis i liberi dell’allungo definitivo. Il canestro della staffa lo realizza Curtis Jerrells. L’uomo con il fucile, naturalmen­te.

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