Corriere della Sera

Mercedes rimanda gli aggiorname­nti

Il «baco» ai nuovi motori mette in allarme Hamilton Che occasione per la Ferrari

- Daniele Sparisci

L’allarme è suonato all’ultimo minuto nella fabbrica di Brixworth. Niente nuovi motori per la Mercedes in Canada. I controlli di qualità hanno evidenziat­o rischi legati all’affidabili­tà e così è scattata la decisione di ritardare gli aggiorname­nti sulle monoposto di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, ma anche su quelle dei team clienti (Force India e Williams), alla gara in Francia a Le Castellet fra due settimane. Un cambio di programma inatteso che non può che far piacere alla Ferrari: a Montreal Sebastian Vettel correrà con la seconda power unit stagionale. Kimi Raikkonen ha montato solo alcune parti essendo stato costretto a cambiare il «grosso» in Spagna dopo una rottura.

Seb può sfruttare il vantaggio di un’unità con zero chilometri, quella del rivale ne ha macinati 7 mila, e con una decina di cavalli in più rispetto alla precedente. L’occasione è ghiotta per tornare alla vittoria (manca da due mesi, dal Bahrein), e per ridurre il distacco in classifica di 14 punti dal campione inglese. Lui sceglie il basso profilo («Penso che non sarà un grosso problema per la Mercedes»), ma forse è solo pretattica. E sposta l’attenzione sulle gomme: «È vero, la pista è sensibile alla potenza, ma mi aspetto un’altra gara tirata. Comunque, gli pneumatici giocano Inseguimen­to Sebastian Vettel, 30 anni, ha vinto 2 gare quest’anno È secondo nel Mondiale a 14 lunghezze da Hamilton (Lapresse) un ruolo maggiore quest’anno. Finora abbiamo fatto un buon lavoro, ma la strada è ancora lunga».

Il circuito intitolato a Gilles Villeneuve (ricorrono 40 anni dalla sua prima vittoria, in casa) è impegnativ­o per il motore, non c’è dubbio: la Mercedes però è convinta di non dover soffrire per i chilometri accumulati dai propulsori, montati in Australia. Hamilton, che sull’isola di Notre Dame dal 2007 ha vinto sei volte su dieci, però non sembra affatto convinto: «Potrebbe essere un fine settimana difficile. Qui i cavalli contano e il nuovo motore sicurament­e ci sarebbe stato d’aiuto. Cercheremo di farne a meno, ma ciò non significa che saremo al massimo della forza. Spero soprattutt­o nell’affidabili­tà, perché dopo sei gare un calo di prestazion­i è naturale e su una pista del genere potrebbe essere ingigantit­o». Teme la Ferrari («Sui rettilinei è velocissim­a») ma anche la Red Bull, pronta a battezzare l’update della Renault. Se funzionerà potrebbe prolungare il matrimonio, altrimenti i bibitari passerano alla Honda dal 2019. Oggi le proveranno tutte per scongiurar­e il rischio di -10 posizioni allo start per Daniel Ricciardo: l’australian­o testerà nelle libere il motore elettrico danneggiat­o a Montecarlo, dalle verifiche appare recuperabi­le.

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