Mondiale, Mediaset si scatena tra gol e varietà
Pier Silvio Berlusconi: «Lo tratteremo come non si è mai visto, in modo spettacolare e brillante»
Tutte le 64 partite in diretta, in chiaro e in Hd; un minimo di 37 telecamere per match; oltre 1000 ore di programmazione, di cui 500 live. Mediaset ha presentato il suo palinsesto mondiale, quello di Russia 2018, quello che segna il debutto della tv commerciale nella rassegna che sicuramente l’italia non vincerà.
Il palinsesto è un mix tra calcio e intrattenimento, di gol e varietà, perché intorno alle partite girano anche i programmi non solo per calciofili. La parte tecnica è garantita dalla squadra di giornalisti (tra i telecronisti Piccinini, Pardo e Callegari) e di commentatori, da Zanetti a Massaro, da Ciro Ferrara a Giovanni Galli, «l’inps del calcio» come li ha freddati il comico Andrea Pucci, che è nel cast dei programmi leggeri dove spicca Balalaika, appuntamento serale con Nicola Savino e Ilary Blasi, ma anche con Abatantuono, Belén, la Gialappa e il Mago Forest che commenta con il rasoio l’abito cortissimo dell’argentina: «Vedo che ti sei messa la prima cosa che hai trovato, ma non l’hai trovata tutta».
L’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi viaggia tra orgoglio e responsabilità: «Facciamo tanto calcio ma il Mondiale è una prima volta. Lo tratteremo come non si è mai visto, in modo spettacolare, allegro e brillante». Complice l’assenza dell’italia, il prezzo dei Mondiali è diventato abbordabile (si è parlato di una spesa intorno ai 70 milioni di euro) e la raccolta pubblicitaria suggerisce che è stato un ottimo investimento: «Già oggi abbiamo superato il break even, come speravamo dunque i Mondiali genereranno margine». Il via dunque il 14 giugno con la gara inaugurale (Russia-arabia Saudita), le reti coinvolte sono Canale 5, Italia 1, il canale 20 e Mediaset Extra, accesa 24 ore su 24 sulla manifestazione che si potrà seguire anche in radio, sul web e in mobilità attraverso siti e app dedicati.
Berlusconi Jr. conferma la linea della tensione con Vivendi («La causa va avanti») e quella della distensione con Sky («Rete 4, Canale 5 e Italia 1 torneranno sulla piattaforma»). Quanto a Premium, riflette: «La pay non è il nostro core business, ma ci piacerebbe proporre un’offerta per i nostri abbonati. Per questo Mediaset tiene un approccio opportunistico sui diritti della Serie A».