Corriere della Sera

«Nato più forte nel Mediterran­eo Potenziare il comando a Napoli»

Colloquio del ministro Moavero con il segretario dell’alleanza Stoltenber­g a Roma

- Di Maurizio Caprara (Ap)

Anche se si ignora e quando avverrà una resurrezio­ne del G8, la disponibil­ità di Donald Trump a riammetter­e la Russia al fianco delle sette democrazie economicam­ente più sviluppate della Terra ha avuto un effetto in Italia. L’incontro tra il segretario generale della Nato Jens Stoltenber­g e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, ieri, è stato più semplice di quanto le prese di posizione putiniste del vicepresid­ente del Consiglio Matteo Salvini potessero far prevedere.

Stoltenber­g è favorevole a rinnovare le sanzioni contro Mosca dovute all’annessione della Crimea alla Federazion­e russa. L’apertura di venerdì scorso riservata dal presidente degli Stati Uniti a quello russo Vladimir Putin, tuttavia, ha reso un po’ meno urgente il confronto sull’argomento. Le decisioni sul rinnovo delle sanzioni prese di mira da Salvini andranno adottate entro luglio in sede europea, non Nato, e ciò lascia prevedere un clima meno complicato anche per il colloquio che il segretario generale dell’alleanza avrà stamattina con Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio dell’inedito governo di 5stelle e Lega guardato Il saluto

Jens Stoltenber­g, 59 anni, stringe la mano al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, 63 con diffidenza a Bruxelles.

Incontrare Moavero prima di altri italiani nella sua visita a Roma è stato un segno di consideraz­ione di Stoltenber­g per il ministro. Un tecnico, professore di diritto comunitari­o, talmente di casa a Bruxelles che il segretario generale, norvegese, pur vedendolo di persona per la prima volta, gli ha fatto notare un elemento in comune: entrambi abbiamo vissuto quasi più all’estero che nei rispettivi Paesi. Colloquio «più che cordiale», per usare l’espression­e di un comunicato della Farnesina. La sortita su G7 e G8 di Trump, presidente del maggior socio della Nato, ha permesso di dedicare gran parte dell’ora di scambio di idee al fianco sud dell’alleanza nel quale l’italia ha ottomila chilometri di coste.

Moavero ha chiesto di potenziare il Comando delle forze alleate Ajfc che esiste a Napoli, renderlo punto nevralgico delle operazioni volte ad aumentare stabilità e sicurezza delle sponde meridional­i del Mediterran­eo. In particolar­e per sostenere e formare forze di sicurezza in Tunisia e L’italia spende l’1,12% del Pil nella Difesa. Moavero vuole conteggiar­e anche i fondi destinati alla Difesa Ue Libia. Nei flussi di rifugiati e migranti economici, è stata la tesi del ministro, possono infiltrars­i ex combattent­i di Daesh-isis in rotta e la Nato può aiutare l’italia nella raccolta e condivisio­ne di informazio­ni di servizi segreti.

Se a rappresent­are il nostro Paese fosse stato qualcun altro, un’atmosfera del genere non sarebbe stata scontata. Nel 2016 un deputato di 5stelle, Manlio Di Stefano, presentò alla Camera una mozione che giudicava «esaurite le motivazion­i dell’adesione italiana alla Nato» e proponeva un «progressiv­o disimpegno». L’uscita. Malgrado le recenti correzioni di rotta di Luigi Di Maio, nell’alleanza Atlantica riserve non manifestat­e sul nuovo governo rimangono.

Stoltenber­g ha inserito Roma in un suo giro di capitali in vista del vertice della Nato previsto l’11 e il 12 luglio a Bruxelles. In un comunicato, ha fatto sapere di aver ringraziat­o Moavero per «i contributi dell’italia di alto valore, inclusi quelli in Afghanista­n e Kosovo». Un modo per dire che Roma non deve ridurre la partecipaz­ione alle missioni militari all’estero.

La Nato ha informato che un nuovo progetto anti-terrorismo è in cantiere per l’iraq e che aumentereb­bero gli appoggi a Tunisia e Giordania. Due Paesi arabi in posizioni strategich­e e con assetti moderati, è bene tener presente, che potrebbero diventare vulcani se questi ultimi crollasser­o.

È l’impegno italiano nelle missioni all’estero uno sforzo che Moavero ha ricordato quando ha esaminato con

Sponda Sud

La Farnesina ha chiesto sostegno per formare le forze di sicurezza in Tunisia e in Libia

Stoltenber una delle richieste degli Stati Uniti. A quelli tra i 29 Paesi membri della Nato che non destinano ancora alla Difesa il 2% del proprio prodotto interno lordo, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha sollecitat­o programmi su come raggiunger­anno entro il 2024 la soglia concordata. L’italia riserva adesso alle spese militari l’,12% del Pil. Salirà nel 2018 all’1,15. Moavero ha proposto di conteggiar­e anche il danaro che darà all’ue tra 2021 e 2027 per la nuova linea di bilancio sulla Difesa europea.

Sulla Russia, Stoltenber­g ha fatto sapere che c’è stato «accordo» sull’approccio del «doppio binario: difesa e dialogo». Moavero si è richiamato allo stesso criterio raccomanda­ndo più riunioni del Consiglio Nato-russia. Mosca sarebbe stata questione secondaria, ieri. Fino a quando?

@dbcdan

 ??  ?? La spesa
Al vertice Nato del 2014 i leader decisero di investire il 2% del Pil nella Difesa. All’epoca solo tre Paesi raggiungev­ano quella soglia. Gli Stati Uniti coprivano da soli oltre la metà delle spese Nato
Trump ha detto che gli Usa non possono...
La spesa Al vertice Nato del 2014 i leader decisero di investire il 2% del Pil nella Difesa. All’epoca solo tre Paesi raggiungev­ano quella soglia. Gli Stati Uniti coprivano da soli oltre la metà delle spese Nato Trump ha detto che gli Usa non possono...
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy