Corriere della Sera

Scombinare & ricombinar­e

Sì alla giacca, ma pantalone a contrasto Tessuti leggeri e mix per nulla scontati

- 1 Gian Luca Bauzano 2 3 4

FIRENZE Nella capitale del made in Italy al maschile, Firenze, da oggi la parola d’ordine mutuata dall’inglese e giocata sulla metafora calcistica, imprescind­ibile di questi tempi di Mondiali, non può che essere: Playing with style. Perché l’edizione di Pitti Immagine Uomo, al via questa mattina con l’annunciato debutto di Alberto Bonisoli, neoministr­o dei Beni Culturali alla cerimonia d’apertura a Palazzo Vecchio, realmente gioca con lo stile, ma nel senso più virtuoso. La mostra Fanatic Feelings. Fashion Plays Football, nel complesso di Santa Maria Novella dichiara l’attenzione alle contaminaz­ioni. «Tra realtà come moda, calcio e i loro protagonis­ti. Influenze fortissime», commentava ieri sera Andrea Cavicchi, presidente di Centro Firenze Moda Italiana, durante l’inaugurazi­one. Come del resto questa 94esima edizione (collezioni uomo estate 2019), ha scelto il Pop (Pitti Optical Power) come filosofia programmat­ica, colore & ritmo e lancia il nuovo progetto internazio­nale: I go out, contaminaz­ioni tra natura, ambiente, sostenibil­ità e capi outdoor.

Ma ecco: palla al centro e playing with style. La contaminaz­ione ha pure luogo nel guardaroba formale. Qui le carte sono scombinate. Poi riassembla­te. «Nell’epoca del web, della comunicazi­one via mail, bisogna ripensare ai codici di linguaggio. Ritrovare la propria immagine all’insegna di un’umana riservatez­za», spiega messer Brunello Cucinelli, filosofo del cashmere, radioso nell’annunciare per settembre la conclusion­e dei lavori di «rinascita» della valle di Solomeo, suo cuore creativo e filosofico.

Volendo tradurre questa nuova identità in stile? «Una formula in grado di far star bene e rendere elegante un uomo in ogni momento della giornata». Non è facile. «Basta una giacca». A dire? «Una giacca, più morbida rispetto a qualche stagione fa, da abbinare a camicie dalla rigatura importante e colorata e, a seconda dei momenti della giornata, a differenti tipologie di pantaloni»: saranno più morbidi, con risvolto e micro pence. Nelle scelte, svela Cucinelli c’è lo zampino di lei. «L’uomo è molto attento all’immagine e la sua dolce metà lo aiuta a essere perfetto». Meglio se sempre in giacca. Così lo preferisce messer Brunello. «La indosso anche di domenica, sopra un pantalone jogging e le sneaker».

Scombinare i canoni e ricombinar­li. Dal canto loro lo fanno i Lardini: nel 2018 al 40esimo di storia, da quando a Filottrano «abbiamo aperto il primo laboratori­o», dice Luigi Lardini, direttore creativo del marchio. Focus: si conferma la giacca. «Destruttur­ata e informale, ottimi i tessuti in jersey. Combinazio­ni meno scontate: sotto la giacca un panciotto nello stesso tessuto e abbinare un pantalone in contrasto». La cravatta? Nelle occasioni più formali resta: Lardini come Cucinelli concordano.

Dal blu al tabacco, dall’arancio al verde, i prossimi colori estivi del capospalla per eccellenza. «Leggera, morbida e con i rever importanti», sancisce Giovanni Bianchi, direttore ufficio stile Lubiam; non disdegna il ritorno del pantalone più morbido «comodo specie sul bacino». E nel mondo formale di Tagliatore, Pino Lerario il suo direttore creativo aggiunge alle giacche dalla dichiarata voglia di leggerezza, chiodi zippati. «Costruiti sartorialm­ente, pensati per i biker ma anche come capospalla». E così playing with style anche sulle due ruote.

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 ??  ?? 1 Giacca tinta in capo in cotone stretch e pantalone a una pence, L.B.M 1911;
2 Giacca in cotone ispirata a Gruau, Lardini 3 Chiodo in agnello naturale di Tagliatore; 4 Sahariana in camoscio su giacca in lino e pantalone in tela di lana con pence...
1 Giacca tinta in capo in cotone stretch e pantalone a una pence, L.B.M 1911; 2 Giacca in cotone ispirata a Gruau, Lardini 3 Chiodo in agnello naturale di Tagliatore; 4 Sahariana in camoscio su giacca in lino e pantalone in tela di lana con pence...

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