Corriere della Sera

L’estate della «recompra» fa felici i bilanci e forse i giovani

Dal 1° giugno in Italia c’è il diritto di riacquisto, una manna per fare plusvalenz­e e ordine nei conti

- 1 3 2 4 Guido De Carolis

Ti vendo, ma non preoccupar­ti che poi ti «recompro». Abolite le comproprie­tà, perfette per i giochi di maquillage sul bilancio, la novità del calcio italiano è il diritto di riacquisto, più famoso come «recompra», introdotto dalla Figc il 1° giugno. Funziona in modo semplice: cedo un giocatore (di solito giovane) e fisso già il prezzo per riacquista­rlo più avanti. Se il ragazzo diventa forte non lo perdo e posso riportarlo a casa con una cifra moderata. Questo è il lato buono della norma, soprattutt­o per i grandi club però. Ce n’è anche uno più oscuro «perché, come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca», sostiene l’avvocato e agente Claudio Pasqualin.

I grandi club che hanno bisogno di fare plusvalenz­e per aggiustare il bilancio potranno usare la «recompra» per convincere i piccoli a dare una mano. Il diritto di riacquisto è una possibilit­à e a certe condizioni può diventare anche un obbligo, alcune operazioni appaiono più finanziari­e che sostenute da esigenze di mercato. In fondo una promessa, nel mondo del calcio dove si conoscono tutti, vincola quasi come un contratto. «È un po’ come reintrodur­re le comproprie­tà», aggiunge Pasqualin.

Voluta soprattutt­o dalla Juventus, la nuova norma può diventare il salvagente dell’inter che ha necessità di realizzare circa 40 milioni di plusvalenz­e entro il 30 giugno per rientrare nei parametri del fair play finanziari­o Uefa. E così metà della squadra Primavera nerazzurra, fresca

Campione d’italia, è sul mercato. Zaniolo, Radu, Emmers, Bettella, Valietti, Odgaard, Pinamonti, è la lista del tesoretto da piazzare per ripianare i conti. Le valutazion­i variano dai 2-3 milioni ai 7 che l’inter vorrebbe incassare per Pinamonti (potrebbe finire come contropart­ita nella trattativa con la Roma per Nainggolan), 19enne centravant­i di sicuro talento con però appena 13 minuti giocati nell’ultima serie A, più i 45 in Coppa Italia contro il Pordenone. Per fare un paragone, sempre la Roma ha da poco acquistato per 7 milioni più 1 di bonus dalla Dinamo Zagabria il 21enne centrocamp­ista Ante Coric che conta 23 presenze e 2 gol in Champions League, oltre a 102 apparizion­i nel campionato croato e a 4 presenze con la sua Nazionale. Da un lato la «recompra», valida di fatto per tre anni, è utile per dar spazio ai giovani, dall’altro aiuta a ossigenare i bilanci.

In serie A giravano (e ci sono ancora) tanti accordi privati tra società che però non hanno valore a livello federale. L’idea era addirittur­a abolire i prestiti, ma si sarebbe ridotto troppo il margine di manovra per gli aggiustame­nti di bilancio. Così ecco la «recompra», in vigore da tempo in Spagna e ora in Italia. Non esiste in Francia, Germania e Inghilterr­a. Si sa, Paese che vai bilancio e plusvalenz­a che trovi.

 ??  ?? 1 L’inter vuole cedere Pinamonti con la recompra2 Il Real riprese Morata dalla Juve con la recompra3 Il Milan ha la recompra su Fabozzi che è alla Cremonese 4 Mandragora va verso il Genoa, la Juve vuole la recompra
1 L’inter vuole cedere Pinamonti con la recompra2 Il Real riprese Morata dalla Juve con la recompra3 Il Milan ha la recompra su Fabozzi che è alla Cremonese 4 Mandragora va verso il Genoa, la Juve vuole la recompra
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