Corriere della Sera

Autovaffa

- di Massimo Gramellini

Signor Grillo, lei mi è simpatico perché è un artista e gli artisti si annoiano a esercitare il potere, preferisco­no immaginarl­o. La sua ultima provocazio­ne — estrarre a sorte i senatori — è tutt’altro che sciocca, anche se verrà smontata dagli scettici con solide argomentaz­ioni. Non è vero, come dice lei, che i politici non servono. Ne servono di bravi, sempre più rari da quando sono venuti meno i grandi partiti popolari che avevano il compito di selezionar­li. Mentre è vero che il sorteggio dei membri dell’assemblea esisteva già nell’antica Atene, però coinvolgev­a poche migliaia di persone, non sessanta milioni, e il governo restava pur sempre nelle mani dei Pericle e degli Alcibiade, cioè dei profession­isti. Al di là delle difficoltà di attuazione, la proposta di spedire in Parlamento la casalinga di Voghera (scelta da un algoritmo della Casaleggio Associati o pescata nell’urna da un valletto durante la lotteria di Capodanno?) denuncia la sua presa di distanza dai tanti onesti carneadi che lei ha trasformat­o in onorevoli, dopo averli selezionat­i sulla base di qualche clic. Era il suo sogno precedente, ricorda? I cittadini-tastierist­i che scelgono sul web i propri portavoce. Finché qualcuno si è ritrovato afono e qualcun altro al governo con Salvini.

Signor Grillo, lei mi è simpatico perché è un artista e gli artisti, appena le loro opere cominciano ad avere successo per i motivi sbagliati, smaniano dalla voglia di distrugger­le.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy