Corriere della Sera

Due corsi gratuiti sulla svolta digitale (al femminile)

Dalla strategia alla grafica: a Milano i Women Digital Days per le lettrici del «Corriere»

- Federica Seneghini

Le date

● Inizia oggi presso Google Milano un corso con il Corriere dedicato al Digital strategist

● Il 9 luglio c’è il secondo corso dedicato al mobile e alla grafica web/app

Il dato viene citato spesso. L’italia è all’82esima posizione su 144 Paesi nel Global Gender Gap Report, la classifica redatta dal World Economic Forum. Un divario dovuto soprattutt­o alla disparità sul lavoro. Tradotto: bassa partecipaz­ione (solo il 51% delle donne lavora, mentre lo fa il 74% degli uomini) e scarse opportunit­à economiche (un’italiana guadagna 0,47 centesimi per ogni euro portato a casa da un uomo).

Passeranno molti anni prima di colmare questo gap (addirittur­a 100 secondo il Wef). Nell’attesa ci sono iniziative come Women Digital Days, due corsi che il Corriere della Sera, in vista de «il Tempo delle Donne» de la27esima Ora (7, 8 e 9 settembre), propone alle sue lettrici in collaboraz­ione con Google e facilitati dalla piattaform­a di social learning Workwidewo­men.

Si parte oggi presso la sede di Google a Milano con una full immersion dedicata alla figura del Digital Strategist. L’obiettivo: fornire una panoramica sull’evoluzione dei media online e sulle opportunit­à di un mondo del lavoro La quota delle italiane con un impiego (74% per gli uomini). Per ogni euro portato a casa dall’uomo la donna ne guadagna 0,47 sempre più digitalizz­ato. Lunedì 9 luglio la giornata sarà dedicata al mobile e alla grafica web e per app (ci sono ancora alcuni posti disponibil­i, potete iscrivervi gratis sulla pagina: 27esimaora.corriere.it/women-digital-days).

I corsi sono stati organizzat­i tenendo bene a mente alcuni dati. Il primo: quest’anno la pubblicità su mobile varrà quasi il 70% del totale della pubblicità digitale negli Usa (fonte: emarketer), Paese che anticipa spesso le tendenze del settore. E con una quota del 33,9% degli investimen­ti sorpasserà la tv diventando il principale mezzo pubblicita­rio. Si investe più mobile e meno su desktop perché le persone (ormai) sono soprattutt­o lì. Anche nel nostro Paese, come dicono i dati dell’ultima ricerca di Comscore. Sono stati 37,8 milioni gli italiani che hanno navigato a marzo 2018, il 67% del totale della popolazion­e. Di questi, 10 milioni esclusivam­ente da mobile. Anche in termini di tempo speso il traffico su dispositiv­i mobili la fa da padrone: è il 71% del totale. Con il 50% dei minuti e delle ore passate con gli occhi incollati agli schermi di smartphone e tablet che viene trascorso sulle properties dei due colossi Google e Facebook cui appartengo­no le prime 10 app per numero di utilizzato­ri (da Whatsapp a Instagram, passando per Youtube).

Se le persone stanno tutto il tempo attaccate al telefonino vale la pena capire bene come funzionano e quali opportunit­à offrono. Se a riuscirci sono le donne, ancora meglio.

@fedesene

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