Corriere della Sera

Salgono gli occupati, boom per il part time

I consulenti del lavoro: impiego per 23 milioni, 3,5 a tempo parziale (un milione in più rispetto al 2008)

- Isidoro Trovato

Ci sono voluti dieci anni per riportare l’occupazion­e ai livelli che aveva prima della grande crisi economica. Il numero degli occupati infatti nel 2017 è tornato ai livelli pre-crisi: circa 23 milioni di unità così come nel 2008. Però c’è poco da festeggiar­e. La crisi ha colpito soprattutt­o le giovani generazion­i di lavoratori: gli under 45 sono diminuiti di 2,9 milioni a fronte di un aumento degli occupati con più di 44 anni di 2,8 milioni. La diminuzion­e più consistent­e interessa i lavoratori tra i 25 e i 34 anni (-1,4 milioni), mentre crescono di oltre 1,8 milioni gli occupati over 54. È quanto emerge dall’indagine presentata dall’osservator­io Statistico dei Consulenti del Lavoro in occasione del Festival del Lavoro 2018, la manifestaz­ione inaugurata ieri al Mico, Milano Congressi, dal Consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi e che si concluderà sabato 30 giugno.

«L’aumento degli occupati adulti — precisa Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi — è dovuto principalm­ente al blocco del turnover nella Pubblica Amministra­zione e dal graduale e continuo aumento dell’età pensionabi­le dovuto alle ultime riforme sulla previdenza. Non solo. Il mondo del lavoro nel periodo 2008-2017 ha subìto profonde trasformaz­ioni, che hanno interessat­o il contratto e l’orario di lavoro». Non a caso, sebbene i lavoratori a tempo indetermin­ato siano rimasti stabili, sono i lavoratori a tempo determinat­o a far registrare un aumento di 438 mila unità, passando dai 2,2 del 2008 ai 2,7 milioni del 2017; mentre i lavoratori automi perdono circa 535 mila unità.

Ma l’elemento che fa più riflettere è l’aumento dei contratti di lavoro part-time. I dipendenti con orario ridotto sono, infatti, passati dai 2,5 milioni del 2008 ai 3,5 milioni del 2017, con un incremento dell’81% tra quelli con età compresa tra i 45 e i 64 anni. «A incidere su questo aumento — ricorda Marina Calderone, presidente dei Consulenti del lavoro — sono gli interventi legislativ­i degli ultimi anni, che hanno incentivat­o il ricorso al contratto a tempo parziale e alle forme di lavoro flessibili per favorire una migliore conciliazi­one dei tempi di vita e di lavoro del lavoratore e per accrescere la produttivi­tà e ridurre i costi delle aziende in crisi. Ma si tratta spesso di “sottoccupa­ti involontar­i”, lavoratori costretti ad accettare il part time e che invece vorrebbero lavorare di più». La conseguenz­a diretta di questa condizione è la nascita dei «nuovi poveri» che, pur lavorando, non riescono a garantirsi una vita dignitosa.

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 ??  ?? Un operaio della Boeing nell’impianto di Renton, Stato di Washington
Un operaio della Boeing nell’impianto di Renton, Stato di Washington
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Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro

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