Corriere della Sera

Batte l’inghilterr­a e si getta tra gli squali

I Diavoli rossi scelgono la parte più dura del tabellone

- Inghilterr­a Belgio 0 1 Paolo Tomaselli

squadre a punteggio pieno nella prima fase: oltre al Belgio, anche Croazia e Uruguay Mondiali di fila in cui il Belgio vince tutte e 3 le partite della fase a gironi: era accaduto pure in Brasile KALININGRA­D Al talento quindi non si comanda, all’ambizione non si possono chiedere calcoli e ai sogni è meglio non mettere limiti. La lezione del Belgio arriva quando meno te lo aspetti e per questo sembra ancora più significat­iva: i Diavoli Rossi vincono la sfida con l’inghilterr­a e arrivano primi nel gruppo G grazie a un gol a inizio ripresa di uno dei suoi talenti più puri, Adnan Januzaj, con un bellissimo sinistro a giro. La squadra di Martinez getta così la maschera e dà un messaggio forte al Mondiale: poteva giocare per il pareggio, che le garantiva il secondo posto e un tabellone con meno squali, nonostante un ottavo non banale con la Colombia (che adesso toccherà agli inglesi). I belgi adesso sfideranno il Giappone e — se entrambe le favorite rispettera­nno il pronostico — ai quarti incroceran­no il Brasile che aspetta col Messico.

La scelta del Belgio non solo non è scontata, ma è anche inattesa, perché il primo tempo nello stadio più piccolo del Mondiale lascia pensare a tutt’altro. Ovvero a un «ciapanò» collettivo, avallato dalle scelte dei due allenatori: Southgate lascia fuori 8 titolari, Martinez addirittur­a 9. Le due squadre B hanno comunque una qualità piuttosto elevata, ma non si può dire che si sforzino di metterla in mostra: il ritmo è blando, i tempi di gioco sono imprecisi, come la mira di chi si avvicina all’area. E i fischi del pubblico, intervalla­ti dai simpatici «Auf Wiedersehe­n» dedicato agli amici tedeschi, si sprecano. Per la verità c’è un salvataggi­o sulla linea di Cahill dopo un tocco di Batsuhayi. Ma il Belgio, che in caso di parità sarebbe secondo in base al fair play, perché parte con un cartellino giallo in più, si prende anche altre due ammonizion­i in modo abbastanza goffo: ce n’è d’avanzo per pensare a una strategia deliberata per finire nella parte di tabellone considerat­a più semplice.

Al gol di Januzaj, il campioncin­o dai cinque passaporti che poteva giocare anche per l’inghilterr­a, la panchina belga invece scatta in piedi come una molla per festeggiar­e. Martinez lo aveva detto alla vigilia: «Non si possono fare calcoli, perché poi il calcio ha uno strano modo di punirti». E all’europeo, pur arrivando secondi dietro all’italia e finendo nel ventre molle del tabellone, i talentuosi Diavoli erano finiti infilzati dal piccolo Galles. La lezione è servita. Mentre l’inghilterr­a la pensa in modo diverso, perché ci prova timidament­e solo nel finale, con un tiro di Rashford deviato Courtois. Southgate non solo privilegia la ragion di Stato (in patria l’orientamen­to era sbilanciat­o a favore di quelli che volevano giocare per il secondo posto) ma tiene

L’avviso

In campo le riserve, ma gli uomini di Martinez giocano davvero e avvisano gli avversari

in panchina Kane, che con 5 gol è in testa alla classifica marcatori. Messaggio ricevuto dalla squadra B e missione inaspettat­amente compiuta. Ma attenzione: dopo aver affrontato Tunisia e Panama e aver fatto finta di giocarsela contro Fellaini e soci, sfidare la Colombia nella prima partita «vera» potrebbe nascondere qualche rischio di troppo: la critica della ragion pratica, nella città del filosofo Kant, l’hanno studiata solo i belgi.

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(Afp) Esultanza Il Belgio chiude a punteggio pieno il girone

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