Matteo, che passeggiava nel vuoto Il funambolo precipitato per 200 metri
Trento, il giovane era un esperto. L’ipotesi di un errore con il dispositivo di sicurezza
Il vuoto, il silenzio, la sfida. L’ultima doveva essere fra i Denti della Sega, dove la natura dei Lessini è più selvaggia. Due montagne, una fune a fare da ponte e lui sopra cercando l’equilibrio con le braccia, come ogni funambolo dell’aria. Sotto, 200 metri di strapiombo. Brividi. Venerdì sera Matteo Pancaldi era lì. Ventottenne modenese con la passione dello slacklining, la camminata nel vuoto, Pancaldi stava procedendo a piccoli e lenti passi quando la fune ha iniziato a oscillare. Destra, sinistra, destra. Il giovane si è fermato per ritrovare stabilità ma non ce l’ha fatta ed è scivolato. Succede.
Quel che non succede mai è che il funambolo precipiti, perché a salvarlo c’è sempre un’imbragatura che lo assicura alla fune. Anche Matteo ce l’aveva ma è come se non l’avesse avuta, hanno raccontato gli amici che erano con lui e nulla hanno potuto se non sentire il terribile urlo strozzato nel crepaccio, duecento metri sotto. Pare che Pancaldi abbia sbagliato a stringere un nodo considerato fondamentale. Lo chiamano «nodo a otto» ed è decisivo per la sicurezza perché tiene legata l’imbragatura alla fune. Quando è caduto, invece di stringersi si sarebbe sciolto ed è stata la fine. Errore fatale, commesso da un funambolo provetto che amava profondamente questa disciplina estrema.
«Panca non giocava con la vita — ricorda Marco Milanese, amico e funambolo —. Io penso che a volte l’esperienza possa essere controproducente, perché si può essere traditi dagli automatismi. Fai le cose senza pensarci bene. È solo una mia riflessione, non so se è il caso del Panca. Magari mentre si preparava stava ascoltando della musica, cosa
Il dramma
La tragedia venerdì durante un’esibizione a 1.400 metri di quota sui monti Lessini
che si fa per non avere distrazioni esterne. Comunque, è accaduto un evento eccezionale. Che sappia io è la prima vittima dell’highline».
Dopo aver studiato chimica all’università, Pancaldi, originario di Spilamberto (Modena), aveva fatto di questo sport quasi una ragione di vita. Era socio fondatore di Slackline, un’associazione che organizza spettacolari passeggiate in quota. Lo scor- so gennaio si erano esibiti a Bologna, sopra piazza Maggiore, ma prima anche a Modena, Forlì, Lecco, sul Monte Rosa. Lo testimoniano le foto su Facebook, bellissime e spericolate. L’amico social Charlie ne ha vista una e glielo chiede: «Ma se cadi giù?». «Se cado sbeeeem!», scherza lui. I suoi commenti sono carichi di entusiasmo. «Sotto i miei piedi solo fettucce, la situazione è molto high». Viene da Sospeso Matteo Pancaldi, 28 anni, di Spilamberto (Modena): tra i pionieri dello slackline, era noto per la traversata su piazza Maggiore a Bologna