Vetulonia, al museo il pegno d’amore per Clizia
Premiato con il «Montale fuori di casa» lo scopritore dell’amuleto etrusco che il poeta donò alla sua musa Irma Brandeis
L’amuleto, da oggi visibile per la prima volta al pubblico, è custodito in una teca di cristallo in uno degli angoli più nobili del museo Isidoro Falchi di Vetulonia. È un misterioso oggetto etrusco dalla forma affusolata di color verde-grigio simile, a prima vista, a una statuetta dell’antica civiltà dell’etruria. Ma dietro l’apparenza si nasconde una storia straordinaria che ha come protagonisti Eugenio Montale e un suo pegno d’amore. Quell’oggetto è infatti il dono che il poeta fece a Clizia, amante e musa ispiratrice: una ricercatrice statunitense, al secolo Irma Brandeis, che nell’estate del 1933 si presentò al gabinetto Vieusseux di Firenze, allora diretto da Montale poi costretto alle dimissioni perché oppositore del fascismo, per incontrare e innamorarsi dell’autore di Ossi di seppia.
Ancora oggi, nel contenitore dell’amuleto, su un foglietto di carta si leggono queste parole: «Etruscan Amulet from E.M. to I.B. Il pegno», nella grafia di Irma. Il poeta, infatti, aveva promesso e inviato alla sua amata (che chiamerà Clizia in alcune delle sue opere) un ciondolo etrusco come pegno del suo amore. Ma dell’esistenza dell’oggetto non si aveva sicurezza sino a quando Marco Sonzogni, professore di letteratura italiana e traduttologia all’università Victoria di Wellington (Nuova Zelanda), è riuscito a svelare l’arcano e a trovare il ciondolo. Che da oggi, dopo un’analisi identificatrice del direttore del museo di Vetulonia, Simona Rafanelli, è ospitato nell’angolo di Montale, dedicato al poeta, al suo amore e agli Etruschi. Rafanelli era stata la prima a credere nella scoperta di Sonzogni e a chiedere di poter visualizzare il reperto.
Ma oggi il museo etrusco di Vetulonia sarà al centro anche di un altro evento: l’assegnazione del premio (patrocinato dal Comune di Castiglione della Pescaia e Regione Toscana e diretto da Adriana Beverini) «Montale fuori di casa» per la sezione critica letteraria. Il vincitore di questa edizione è Marco Sonzogni che, nel suo ultimo libro, Il Guindolo del tempo (Archinto editore), ha raccontato con la passione di un romanziere la storia del ritrovamento e dell’identificazione il ciondolo che Montale donò a Irma Brandeis.
«Un doppio evento che anticipa una serie di appuntamenti per ricordare Eugenio Montale», sottolinea il sindaco di Castiglione della Pescaia, Giancarlo Farnetani.