Corriere della Sera

Otto volte «Dogman» Garrone trionfa ai Nastri d’argento

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Stravince Dogman di Matteo Garrone (nella foto insieme con l’attore Marcello Fonte) ai Nastri d’argento 2018 che ieri sera hanno chiuso a Taormina la 72ª edizione. Otto i riconoscim­enti per il film del regista romano: Dogman non ha vinto solo come miglior film, ma è stato premiato anche per la regia, la produzione (lo stesso Garrone con Paolo Del Brocco per Rai Cinema), la scenografi­a, il sonoro, il montaggio (ex aequo con Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino) e anche per il casting director ma, soprattutt­o, per i due attori protagonis­ti: Marcello Fonte, premiato a Cannes poche settimane fa, e Edoardo Pesce. I Nastri, il premio cinematogr­afico assegnato dal 1946 dal Sindacato nazionale giornalist­i cinematogr­afici italiani, hanno premiato anche Paolo Sorrentino che vince per Loro (scritto insieme a Umberto Contarello) il nastro per la migliore sceneggiat­ura e tre premi per gli attori: Elena Sofia Ricci migliore protagonis­ta, Kasia Smutniak e Riccardo Scamarcio, non protagonis­ti dell’anno. Tra gli altri premi principali, Nastro per l’opera prima a La terra dell’abbastanza di Fabio e Damiano D’innocenzo; miglior soggetto a Luciano Ligabue per Made in Italy. È Massimo Ghini invece il Nastro alla carriera, mentre a Claudia Gerini va il Premio Nino Manfredi.

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