Joao Mario sparisce
La doppietta di Cavani elimina il Portogallo Inutile il gol di Pepe E poche ore dopo Messi pure Cristiano Ronaldo deve tornare a casa
6 Rui Patricio Del gol quasi non si accorge. Tiene la partita aperta con una gran deviazione sulla punizione «sporca» di Suarez.
5 Ricardo Pereira Suarez gli cross in faccia l’assist dell’1-0. E su Cavani ci starebbe un giallo. Apnea.
6,5 Pepe L’unico che si salva quando la Celeste accelera. Segna il gol della speranza con un inserimento perfetto.
5 Fonte In difficoltà su Suarez: giocare in Cina non aiuta.
5,5 Guerreiro Risucchiato dal triangolo delle Bermuda Cavanisuarez-cavani sull’1-0: assiste senza colpo ferire. Si rifà in parte col cross dell’1-1.
6 Bernardo Silva Sulla destra stavolta c’è un po’ più vita.
5,5 Carvalho Il rombo uruguaiano gli resta sullo stomaco.
5 Adrien Silva Dovrebbe lavorare soprattutto sulle seconde palle, ma arriva sempre in ritardo.
5 Joao Mario Un buon cross all’inizio, poi non riesce più a passare.
5,5 Ronaldo Triste, solitario e finale: CR7 parte indiavolato, ma finisce per parlare da solo e incaponirsi in azioni velleitarie. E anche su punizione stavolta non graffia.
5 Guedes Preso a sportellate da Godin, non riesce mai ad aiutare Ronaldo. Acerbo.
6 Quaresma Riesce a rendersi pericoloso.
5,5 Fernando Santos La carretta è troppo fragile anche se a tirarla c’è Ronaldo. Nella ripresa mescola gli uomini davanti e accentra Cristiano. Ma l’impresa stavolta non arriva. SOCHI Un cargo battente bandiera portoghese prende il largo dal porto di Sochi, sul Mar Nero: dentro ci sono 5 Palloni d’oro, due orecchini da svariate migliaia di euro, un rasoio per accorciare la barbetta da capra e il sogno impossibile di vincere il Mondiale da solo. Cristiano Ronaldo non riesce a fare meglio di Leo Messi, nel giorno in cui le vecchie stelle stanno a guardare le nuove, che avanzano a suon di gol. E anche trasformare il Portogallo in una delle migliori otto squadre del torneo diventa una salita troppo dura: a 33 anni Ronaldo saluta la compagnia con un mezzo tiro in porta, un altro ciabattato fuori nel finale, una punizione sulla barriera, un’ammonizione per proteste che gli sarebbe costata la partita successiva. E poco altro.
Per CR7, che aveva iniziato in questo stadio con la tonante tripletta alla Spagna è un addio quasi a fari spenti: come Messi non ha mai fatto un gol in carriera (in 514’) nelle sfide a eliminazione diretta. E nonostante gli assalti scomposti nel finale, il suo Portogallo, che è pur sempre campione d’europa, non dà mai la sensazione di poter essere migliore dell’uruguay: solo una zuccata perfetta di Pepe (con Ronaldo che non ci arriva per poco) tiene viva la squadra di Santos. Ma negli occhi, oltre all’ultima recita di Cristianone che ora potrà concentrarsi su aumento di stipendio ed eventuale addio al Real, resta la potenza che la Celeste è in grado di sviluppare in attacco, con la coppia Cavani-suarez in forma straripante.
Così come Mbappé contro l’argentina, tocca a un altro campione del Psg togliere tutta l’argenteria dagli scaffali: grazie alla doppietta di Cavani, l’uruguay adesso sfiderà proprio la Francia, in un quarto di finale che promette bene. La squadra di Tabarez porterà i fuochi d’artificio in attacco, ma anche una fase difensiva collaudata, visto che quello di Pepe è il primo gol subito in 7 partite del 2018.
Mentre Ronaldo fin da subito si intestardisce in azioni solitarie nel mezzo di una difesa di vecchi e giovani pi-