Corriere della Sera

Per la Ferrari è un’altra corsa a ostacoli

In Austria doppietta Mercedes: il tedesco parte 6°, penalizzat­o per una manovra irregolare su Sainz

- DAL NOSTRO INVIATO

ZELTWEG Il Red Bull Ring è un circuito ricco di saliscendi, ma quella che si presenta oggi per la Ferrari, al via del Gp d’austria, è una vera e propria partenza in salita. Nel week end in cui la Mercedes ha schierato in pista una vera e propria evoluzione aerodinami­ca delle sue vetture, la scuderia di Maranello si trova a fronteggia­re non solo un avversario rafforzato, ma anche l’imprevisto che ha provocato la penalizzaz­ione di tre posizioni di Sebastian Vettel. Che era riuscito a piazzare la sua Rossa dietro alle due Frecce d’argento, con Valtteri Bottas in pole davanti a Lewis Hamilton.

Il «fattaccio» era però già accaduto nel Q2, quando Vettel procedeva lentamente dopo il giro veloce e non vedeva arrivare Sainz che era invece impegnato a far segnare il tempo. Lo spagnolo era costretto a scartare per evitare l’impatto. Scattava l’inchiesta, anche se il danno dal punto di vista del risultato non c’era stato. Sainz si era infatti qualificat­o per il Q3 con il tempo registrato in precedenza.

«Il team non mi ha avvisato via radio che Carlos stava arrivando, probabilme­nte non se ne sono accorti neanche loro, andrò a scusarmi con lui» spiegava Vettel. Che, poco dopo, veniva confortato dallo stesso Sainz: «Sono stato costretto a prendere il cordolo per evitare di tamponare Vettel. Penso che sia stata colpa sua, ma la sensazione che ho è che lui non mi abbia visto e non sia stato neanche informato dai box e che non l’abbia fatto apposta».

Parole, quelle dello spagnolo, che seppur ripetute davanti ai commissari di gara non li hanno convinti a soprassede­re. I giudici hanno sanzionato comunque il fatto che un pilota non deve procedere lentamente sul lato «sbagliato» della pista. Seb quindi partirà dalla sesta posizione dietro Raikkonen, Verstappen e Grosjean.

Ma in casa Ferrari le preoccupaz­ioni non finiscono qui. Se c’è amarezza per il secondo problema in due Gp consecutiv­i che vede coinvolto Vettel, i timori maggiori arrivano dal comportame­nto delle due vetture nel Q3. Vettel, che nel Q2 aveva fatto segnare il miglior tempo, è riuscito a migliorars­i di un niente nel Q3 e non dei 3-4 decimi previsti, come invece hanno fatto le Mercedes.

Un mancato progresso che ha coinvolto anche la vettura di Raikkonen, il quale spiegava: Inseguimen­to Sebastian Vettel, 30 anni, ha 14 punti di svantaggio da Hamilton. L’inglese è leader del Mondiale (Lapresse) «Ho lottato sulle curve veloci per riuscire a girare bene». La Mercedes quindi oggi è favorita, dato che anche la Red Bull naviga nel mare agitato delle relazioni non idilliache tra i suoi due piloti, con il caso di un curioso «balletto» in pista nel Q3 tra Verstappen

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