Italia 1, con i Mondiali di calcio la rete «giovane» diventa ammiraglia
L a nuova ammiraglia si chiama Italia 1, almeno per il mese di giugno. Effetti collaterali della programmazione dei Mondiali di Russia sulla rete «giovane» del gruppo Mediaset, che sbaraglia ogni concorrenza e raggiunge, nella scorsa settimana, una media del 25% di share, per quasi 5 milioni e mezzo di ascolti in prima serata. Con questa scelta, la media complessiva della stagione di Italia 1 si alza di oltre mezzo punto, e raggiunge il 6,2% (terza rete nazionale). In particolare, nel corso dell’ultima settimana, hanno portato Nigeria-argentina (il secondo tempo, in prime time, costituisce l’emissione più vista, con oltre 8 milioni e mezzo di spettatori; la partita nella sua interezza raccoglie 7.384.000 spettatori), Serbia-brasile (anche in questo caso un secondo tempo record: 7.213.000 spettatori medi, per una share del 30%, e nell’interezza 6.468.000 spettatori), ma anche Iran-portogallo (5.815.000 spettatori medi, per una share del 25,2%).
Dà migliori soddisfazioni alla rete anche «Tiki Taka Russia», che si adatta al discorso sul calcio con maggiore naturalezza rispetto a «Balalaika» (il programma che seguiva alle partite su Canale 5): gli speciali post match sono seguiti da una media di 1.637.000 spettatori, e una share del 10,4%. Complessivamente il calcio giocato ben s’adatta al profilo del pubblico della rete: il miglior share per target è raccolto fra gli spettatori con età fra i 15 e i 24 anni, col 37% di share; seguono i 25-34enni (34% di share). Gli uomini seguono i Mondiali in percentuale doppia (37% di share) rispetto alle donne (16%). L’ascolto cresce, infine, col livello di istruzione: a premiare i Mondiali, in particolare, i laureati (oltre 30% di share). Dopo aver fatto fare il pieno di share, con gli ottavi e i quarti di finale il calcio passa sulla vera ammiraglia, Canale 5. (a. g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni
elaborazione Geca Italia su dati Auditel