«Da ministro dell’interno non può parlare così Non è a casa o tra amici»
Nugnes (M5S): ma tra noi non vedo imbarazzo
Senatrice Paola Nugnes, una sentenza della Cassazione condanna la Lega per uso illecito di finanziamenti pubblici. Di Maio ha derubricato la vicenda «come uno scandalo che riguarda Bossi e non Salvini». È d’accordo?
«Stiamo parlando di una decisione di terzo grado e definitiva, ma bisogna leggere la sentenza, lei sa che la responsabilità penale è personale».
Al posto di Di Maio avrebbe usato le stesse parole?
«Non me la sento di dire che Di Maio ha sbagliato, bisogna capire chi è il reo, e lo si può sapere solo leggendo la sentenza e i capi di accusa, io non l’ho letta ».
Eppure il 2 ottobre del 2017 il blog delle stelle scriveva così: «Toc toc Salvini e Maroni, vi ricordate quando avete utilizzato i soldi pubblici rubati da Belsito e Bossi?». Oggi avete cambiato idea?
«No, non abbiamo cambiato idea. Ma un blog è un organo di divulgazione, fa un discorso più generale, un ministro deve essere rigoroso nel giudizio».
Sta rinnegando quelle parole?
«Quando si è al governo si perde l’urlo ma non il progetto».
Un tempo chiedevate a Salvini che fine avesse fatto la causa contro Belsito e Bossi. Perché oggi non glielo domandate?
«Non spetta a me porre domande».
Salvini si scaglia contro la magistratura e definisce la sentenza «politica». Il presidente dell’anm risponde piccato. Da quale parte sta?
«La divisione dei poteri è la base della democrazia. È chiaro che a casa sua in compagnia di amici Salvini si può sfogare e dire qualsiasi cosa, siamo nell’ambito della libertà di pensiero e di parola. Da ministro dell’interno, però, il discorso cambia, non può dire quelle cose. Non sto né con i giudici né con i ministri, se un giudice entrasse nelle competenze di un ministro sbaglierebbe. E viceversa».
Commette un errore Salvini quando chiede un incontro con il capo dello Stato?
«Credo sia nelle sue prerogative. Certo poi dipende da quali sono le sue finalità...».
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Il blog contestava i soldi pubblici rubati? Non abbiamo cambiato idea, ma al governo si deve essere realisti
Avete cambiato atteggiamento perché oggi siete al governo?
«Oggi il quadro è cambiato. Bisogna essere realisti e costruttivi. Quando si è all’opposizione si ha un atteggiamento più propagandistico, lo schizzo di massima. Nel momento in cui devo portare a casa risultati si deve essere rigorosi e attenti, devo fare il progetto cantierabile. Ma, ripeto, non sto cambiando idea»
Quanto è grande l’imbarazzo dentro al M5S?
«Al momento non vedo imbarazzo, semmai lo riscontro su altro. La magistratura farà il suo corso, ognuno pagherà per le proprie responsabilità».
Con l’esperienza di governo vi state sporcando le mani?
«Non ritengo si tratti di sporcarsi le mani. Non ci siamo sottoposti a compromessi a ribasso. Ci stiamo semplicemente prendendo delle responsabilità».
Da critica dell’asse gialloverde è diventata anche lei governista?
«No, no. Io parlo per logica, etica e rigore».