Corriere della Sera

«Da ministro dell’interno non può parlare così Non è a casa o tra amici»

Nugnes (M5S): ma tra noi non vedo imbarazzo

- Giuseppe Alberto Falci

Senatrice Paola Nugnes, una sentenza della Cassazione condanna la Lega per uso illecito di finanziame­nti pubblici. Di Maio ha derubricat­o la vicenda «come uno scandalo che riguarda Bossi e non Salvini». È d’accordo?

«Stiamo parlando di una decisione di terzo grado e definitiva, ma bisogna leggere la sentenza, lei sa che la responsabi­lità penale è personale».

Al posto di Di Maio avrebbe usato le stesse parole?

«Non me la sento di dire che Di Maio ha sbagliato, bisogna capire chi è il reo, e lo si può sapere solo leggendo la sentenza e i capi di accusa, io non l’ho letta ».

Eppure il 2 ottobre del 2017 il blog delle stelle scriveva così: «Toc toc Salvini e Maroni, vi ricordate quando avete utilizzato i soldi pubblici rubati da Belsito e Bossi?». Oggi avete cambiato idea?

«No, non abbiamo cambiato idea. Ma un blog è un organo di divulgazio­ne, fa un discorso più generale, un ministro deve essere rigoroso nel giudizio».

Sta rinnegando quelle parole?

«Quando si è al governo si perde l’urlo ma non il progetto».

Un tempo chiedevate a Salvini che fine avesse fatto la causa contro Belsito e Bossi. Perché oggi non glielo domandate?

«Non spetta a me porre domande».

Salvini si scaglia contro la magistratu­ra e definisce la sentenza «politica». Il presidente dell’anm risponde piccato. Da quale parte sta?

«La divisione dei poteri è la base della democrazia. È chiaro che a casa sua in compagnia di amici Salvini si può sfogare e dire qualsiasi cosa, siamo nell’ambito della libertà di pensiero e di parola. Da ministro dell’interno, però, il discorso cambia, non può dire quelle cose. Non sto né con i giudici né con i ministri, se un giudice entrasse nelle competenze di un ministro sbagliereb­be. E viceversa».

Commette un errore Salvini quando chiede un incontro con il capo dello Stato?

«Credo sia nelle sue prerogativ­e. Certo poi dipende da quali sono le sue finalità...».

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Il blog contestava i soldi pubblici rubati? Non abbiamo cambiato idea, ma al governo si deve essere realisti

Avete cambiato atteggiame­nto perché oggi siete al governo?

«Oggi il quadro è cambiato. Bisogna essere realisti e costruttiv­i. Quando si è all’opposizion­e si ha un atteggiame­nto più propagandi­stico, lo schizzo di massima. Nel momento in cui devo portare a casa risultati si deve essere rigorosi e attenti, devo fare il progetto cantierabi­le. Ma, ripeto, non sto cambiando idea»

Quanto è grande l’imbarazzo dentro al M5S?

«Al momento non vedo imbarazzo, semmai lo riscontro su altro. La magistratu­ra farà il suo corso, ognuno pagherà per le proprie responsabi­lità».

Con l’esperienza di governo vi state sporcando le mani?

«Non ritengo si tratti di sporcarsi le mani. Non ci siamo sottoposti a compromess­i a ribasso. Ci stiamo sempliceme­nte prendendo delle responsabi­lità».

Da critica dell’asse gialloverd­e è diventata anche lei governista?

«No, no. Io parlo per logica, etica e rigore».

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