La rivoluzione di Rete4
Mediaset presenta i nuovi programmi. Pier Silvio Berlusconi: «La tv generalista sta benissimo»
Il rilancio del canale con Chiambretti e Palombelli Reality, De Filippi e Bonolis i pilastri di Canale 5
MONTECARLO Se Canale 5 e Italia 1 si muovono nel solco della continuità, la vera rivoluzione dei nuovi palinsesti di Mediaset ha il suo centro in Rete4. La più piccola delle tre reti generaliste della tv amministrata da Pier Silvio Berlusconi si prepara a un rinnovamento profondo che cambia completamente le prime serate, con ben cinque programmi autoprodotti che toccano diversi generi televisivi. Sulla nuova Rete4 sbarca la divulgazione (meno fantascientifica rispetto al modello Kazzenger) di Roberto Giacobbo, che lasciata la Rai, ha trovato casa a Mediaset dove si occupa anche del canale tematico Focus. Da viale Mazzini arriva anche Gerardo Greco: al nuovo
direttore del Tg4 sarà anche affidato un programma di attualità. Nicola Porro raddoppia: non solo Matrix in seconda serata su Canale 5 ma anche un altro talk su Rete4.
La novità nell’intrattenimento è Piero Chiambretti, che lascia finalmente le ore marzullesche della notte per tornare in prima serata (mercoledì). Esperimento ardito (non è un tipo da Rete4) ma necessario per non restare nelle secche della notte con orari di messa in onda da maratoneti dell’insonnia. Confermato il Quarto grado della coppia Nuzzi e Viero, anche Barbara Palombelli raddoppia: non sarà solo il volto di Forum ma anche quello di Stasera Italia, talk di approfondimento politico che assomiglia molto alla risposta a Lilli Gruber su La7.
Pier Silvio Berlusconi nega con forza che il nuovo corso di
Rete4 sia una svolta di fronte all’indirizzo populista di certi programmi che sono spariti dal palinsesto (niente Del Debbio e Belpietro, via pure Mario Giordano): «La tv è fatta di cicli, il ciclo di quelle trasmissioni
era finito e ora con loro stiamo pensando a cose nuove. Le questioni politiche non c’entrano nulla con il restyling».
Canale 5 punta su tutti i suoi pilastri. Maria De Filippi
è al solito una e trina, con Tú sí que vales (dove arriva Iva Zanicchi al posto di Mara Venier), C’è posta per te e Amici («stiamo valutando se spostarlo dal sabato, come da tempo chiede Maria»). Anche Bonolis si esibisce in tripla veste (Scherzi a parte, Ciao Darwin e Avanti un altro), mentre la quota reality tocca a tre donne: Simona Ventura si prende Temptation Island Vip, mentre Ilary Blasi e Alessia Marcuzzi si spartiscono il Grande Fratello Vip e L’isola dei famosi. Due i quiz per Gerry Scotti, due gli impegni per Maurizio Costanzo.
Se si parla di Celentano sorride anche Pier Silvio Berlusconi. Il suo cartoon Adrian è annunciato da anni. «È una cosa mai vista», scherza l’ad di Mediaset, perché in effetti non l’ha mai visto nessuno. Poi serio: «Celentano è Celentano, questo è il suo progetto di una vita. Non abbiamo fretta. Io l’ho visto e so che sarà davvero sorprendente».
Italia 1 — la certezza è il doppio appuntamento con Le Iene — va a caccia di comicità con Pintus, Pucci e Maurizio Battista, con il nuovo format della Gialappa e con la conferma di Colorado.
Tra bilanci e attese, Berlusconi Jr rivendica la sfida vinta dei Mondiali e la leadership di Mediaset, primo editore europeo con oltre 5 milioni di spettatori tra Italia e Spagna, a conferma che «la tv generalista sta benissimo». È l’occasione per pungere i 5 Stelle: «Di Maio sostiene che le generaliste hanno i giorni contati, Grillo dice che bisogna mettere sul mercato due reti pubbliche e portare a casa miliardi di euro. Almeno si mettessero d’accordo tra di loro». L’ad sottolinea che con i player concorrenti ci sono abboccamenti in corso («sul calcio stiamo negoziando sia con Sky sia con Perform») mentre a proposito dei documentari su Firenze ideati da Renzi rivela che contatti con Mediaset ci sono già stati. Per la messa in onda meglio Rete4 o Focus? Non resiste alla battuta: «Viste le sue ultime percentuali, meglio Focus».