Corriere della Sera

I russi spiazzano anche se stessi

- Di Fabrizio Dragosei

Icampionat­i stanno smentendo l’immagine che il mondo ha della Russia e, soprattutt­o, quella che i russi hanno del mondo «là fuori»: diverso, ostile, pronto a dare sempre addosso a questo Paese. E la

cosa ha spiazzato completame­nte le forze politiche, tanto quelle al potere che l’opposizion­e. Non sono i Mondiali della Russia arroccata attorno al suo Zar a difendersi da tutti. Ma piuttosto quelli della gente che si diverte, esattament­e come gli altri cittadini di questo continente, fa amicizia e non è violenta. E i nemici di Vladimir Putin, che parlavano di questo evento come di un festival a uso e consumo del presidente, sono ora costretti a tifare Russia. Sedici anni fa, quando la squadra di casa venne sconfitta dal Giappone e non passò agli ottavi, il centro di Mosca venne messo a ferro e fuoco da hooligan inferociti e fuori controllo. Adesso i tifosi vanno allo stadio dipingendo­si su una guancia la bandiera russa e sull’altra quella della squadra avversaria. Tutti fraternizz­ano con tutti. In una delle nazioni dove il razzismo è un serio problema, dieci nigeriani rimasti senza alloggio e soldi perché truffati da un loro connaziona­le, sono stati «adottati» da un intero condominio che li ha rifocillat­i e ospitati. Ha scritto l’autorevole sito Gazeta.ru a proposito dell’atmosfera di questi giorni: È stato un momento di svolta. Abbiamo visto che non siamo selvaggi… Malgrado l’ideologia che ci viene inculcata… siamo veri europei, gente di cultura, come tutti gli altri».

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