Corriere della Sera

Soldi, aumenti, gelosie come nasce la frattura tra Cristiano e Florentino

- *vicedirett­ore di «Marca»

Èda molto tempo che Florentino Perez e Cristiano Ronaldo non si sopportano più. In particolar­e, dal pomeriggio dell’1 settembre 2012, quando il calciatore incontrò il presidente del Real Madrid nel suo ufficio e improvvisa­mente sbottò: «Presidente, devo dirle una cosa. Non mi trovo bene qui e vorrei andarmene». «Se vuoi andartene, portami i soldi necessari per ingaggiare Messi», gli rispose con aria di sfida Florentino, il quale sospettava che dietro quella richiesta si nascondess­e un’offerta del Psg. «Se è solo una questione di soldi, domani le porto i 100 milioni», lo minacciò Cristiano. «Non sono 100, ti ricordo che la tua clausola di rescission­e è di mille milioni», fu la conclusion­e di Perez.

Da quel giorno, i rapporti tra i due sono sopravviss­uti grazie a un equilibrio molto delicato. Per fortuna del Real Madrid, i due uomini che hanno maggiormen­te contribuit­o a far sì che il club blanco viva oggi la seconda fase più ricca di successi nella sua storia leggendari­a sono persone intelligen­ti che avevano capito di aver bisogno l’uno dell’altro. È stato così che hanno saputo superare le numerose crisi di questi ultimi sei anni e mettere a segno l’obiettivo cruciale che entrambi condividon­o, vale a dire assicurare il successo alla squadra a qualunque prezzo.

Tuttavia, benché le vittorie calcistich­e potessero apparire come un rimedio miracoloso, si sa che la convivenza alla lunga logora. All’epoca in cui conquistav­a Champions e Pallone d’oro, Cristiano accumulava risentimen­ti e nel suo animo cresceva la sensazione di non sentirsi valorizzat­o in casa propria. Una cosa, questa, impossibil­e da mandar giù per un carattere così narcisisti­co come quello dell’achille di Madeira.

Nel novembre del 2016, Cristiano ha rinnovato il contratto con il Real Madrid fino al giugno del 2021, per un compenso di 21 milioni netti. Ma pochi mesi dopo sono capitate molte cose. A giugno il Madrid ha conquistat­o la seconda Champions consecutiv­a a Cardiff

dcon una prestazion­e stellare di Cristiano, e il club gli ha promesso un aumento di stipendio. A luglio Messi ha rinnovato il contratto con il Barcellona, per un ingaggio di 45 milioni netti, e ad agosto Neymar se n’è andato al Psg, intascando 37 milioni l’anno.

Improvvisa­mente, il compenso della stella portoghese non era più al passo con quello degli altri due unici calciatori del medesimo livello. A settembre del 2017, Cristiano ha reclamato un aumento di stipendio e si è scontrato con i tentenname­nti del Real Madrid, preoccupat­o dal suo calo di prestazion­i e dalla penuria di gol che il calciatore stava vivendo in quel momento e che, dati i suoi 33 anni di età, erano stati interpreta­ti come sintomo di decadiment­o. La questione è rimasta irrisolta e anzi è peggiorata di molto quando Cristiano è venuto a sapere che Cristiano Ronaldo Presidente, non mi trovo bene qui e vorrei andarmene Florentino Perez Se vuoi andartene, portami i soldi per ingaggiare Messi Cristiano Ronaldo Se è una questione di soldi, domani le porto i 100 milioni Florentino Perez Non sono 100, la tua clausola di rescission­e è di mille milioni

Madrid, 1 settembre 2012 il Real Madrid non solo non accettava la sua richiesta di 30 milioni all’anno di stipendio, ma che proprio in quel momento era in trattativa con Neymar, al quale era pronto a offrire un salario di gran lunga superiore se fosse riuscito a svincolars­i dal Psg. Cristiano ha capito che non avrebbe ottenuto quello che meritava, né quello che gli avevano promesso, e che per di più erano disposti a concederlo al suo successore. L’avrebbero mandato in pensione anticipata­mente. E questo è stato troppo per l’amor proprio di CR7.

Successiva­mente abbiamo assistito alla rinascita sportiva di Cristiano a partire da gennaio, una nuova Champions e un nuovo scandalo, con il suo inopportun­o commiato nel mezzo dei festeggiam­enti durante la finale di Kiev. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Florentino Perez, ormai convinto che date le circostanz­e sarebbe meglio per entrambi prendere strade diverse. Per questo finora non gli hanno chiesto i 1.000 milioni della clausola per portare Messi o Neymar al Real e stavolta ritengono sufficient­i i 100 milioni della Juventus per lasciarlo andare. E questo per i suoi 33 anni di età, ma anche come giusto riconoscim­ento dell’incredibil­e contributo di Cristiano Ronaldo al Real Madrid.

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(Ap) Rapporto finito Il presidente del Real Madrid Florentino Perez con Cristiano Ronaldo

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