Leopardi e Ungaretti, le carte allo Stato
Ufficializzata da parte del ministero dei Beni culturali l’acquisizione di manoscritti e lettere
L’acquisizione di preziose testimonianze autografe di Ungaretti e Leopardi è stata ufficializzata dal ministero per i Beni e le attività culturali guidato da Alberto Bonisoli. Viene così salvaguardato dalla dispersione un materiale che, a buon diritto, fa parte del patrimonio comune della memoria italiana e costituisce una manna per critici, filologi.
Il corpus ungarettiano, acquistato per 125 mila euro e del quale sul «Corriere» ha scritto il 10 giugno Paolo Di Stefano, è costituito da 630 carte autografe, testi poetici in varie stesure, prose, passi critici, lezioni universitarie, bozze, appunti e 166 lettere. Una copiosa corrispondenza, collocabile agli anni Quaranta e Cinquanta, che documenta l’energia e l’attività di relazioni intessute da Ungaretti. A lui si rivolgono per consigli, opinioni, devozione, aiuti in campo letterario e non, riconoscenza, mittenti come Bertolucci, Zanzotto, Sciascia, Sereni, Silone, Vittorini, Zanzotto, Zavattini, Caproni, Gatto, Luzi.
Tra le missive due lettere di Pasolini, che aveva pubblicato nel 1955 Ragazzi di vita, in particolare quella datata 25 giugno 1956, in cui con urgenza chiede all’amico di presentarsi in tribunale a Milano come testimone in sua difesa nel processo a lui intentato per oscenità. Non potendo presenziare a causa della malattia della moglie, Ungaretti invierà ai giudici una dichiarazione scritta, in cui definisce il romanzo «uno dei migliori libri di prosa narrativa apparsi in questi anni in Italia». Aggiungendosi alle carte già presenti, il materiale ungarettiano verrà conservato nel museo permanente della letteratura italiana novecentesca alla Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Le tre epistole di Leopardi, acquisite per 100 mila euro, saranno invece collocate alla Biblioteca nazionale di Napoli, già depositaria dell’80% del patrimonio del poeta di Recanati. Leopardi scrive a Francesco Puccinotti, suo caro amico e storico della medicina a Macerata, alcune riflessioni filosofiche, il dolente bilancio di una vita, ragguagliandolo sulle sue condizioni fisiche disastrose.
Il bilancio di una vita
Le tre epistole dell’autore di Recanati saranno conservate alla Biblioteca di Napoli